La crociera 4 - Racconti Erotici

La crociera 4

... lo infilzò di colpo senza l’ausilio del gel. Si sentì un ‘oh!’, ma fu il dolore di un istante, perché subito dopo riecheggiarono solo i loro gemiti e il rumore quasi impercettibile dell’attrito del cazzo che stantuffava dentro il culo. Poco dopo anche Clelia e Veronica, con le bocche impastate degli umori ficali, si riposizionarono. Clelia restò distesa mentre Veronica andò a sedersi proprio sulla sua bocca sorreggendosi sulle braccia puntate sul letto all’indietro e lasciando che l’amica le spennellasse per bene sia il contorno della fica, sia il buco del culo.

I quattro corpi in amore accaldati si sfioravano, piano piano i loro ritmi copulatori si allinearono e, di sottecchi, cominciarono a guardarsi; non resistettero alla tentazione di allungare le mani e toccarsi, come cercando di trasmettersi reciprocamente la goduria. Quando Ernesto con un piccolo urlo scaricò una bella colata di sborra nel culo di Sergio che venne anche lui masturbandosi furiosamente, Clelia si fermò, Veronica arretrò liberando l’amica che, come una invasata, si sollevò a mezzo busto e, senza battere ciglio, afferrò il cazzo gocciolante di Ernesto e se lo portò in bocca; immediatamente Veronica si fece spazio e si lanciò a leccare il buco del culo di Sergio che colava della sborra del marito.

Era un copione improvvisato e del tutto inedito, ma le due donne lo interpretavano con una naturalezza e sicurezza impressionanti. Ernesto era passato dal culo di Sergio alla bocca della moglie che glielo ...

... succhiava famelica accarezzandogli le palle, ma, vista la prontezza con cui Veronica si era incuneata tra lui e Sergio per leccare il culo dell’amico, non resistette alla tentazione di ficcare nel culo della moglie due dita. Una mossa subito imitata da Sergio nel culo di sua moglie. Il sabba era cominciato, un nuovo kamasutra veniva sperimentato nella bollente cabina di Veronica ed Ernesto.

Il lavoro di bocca e di lingua delle due signore diede naturalmente i suoi frutti in men che non si dica, i due uccelli tornarono a impennarsi e Clelia, rivolta all’amica, sussurrò con malizia: “Amore, ci riconciliamo con i cazzi, che dici?”

La squillante risata di Veronica aprì il secondo tempo della straordinaria partita notturna delle due coppie. Clelia tornò a distendersi per accogliere il cazzo fremente di Ernesto che entrò trionfalmente in quella fica allagata e cominciò a trivellarla di colpi profondi che facevano sobbalzare il letto. Anche Sergio si distese supino, col cazzo a baionetta, e Veronica si calò sopra a cavalcarlo facendogli ballonzolare le tette sul viso.

Ormai la cabina risuonava del rumore tipico della doppia risacca delle fiche bagnate pompate dai cazzi, oltre che dei gemiti di goduria di tutti e quattro, ed era pervasa dal profumo molto intenso degli effluvi di fica e sborra. Le due donne erano le più allegre e continuavano a scambiarsi sussurri senza censura.

“Scusa Veronica, ma un po’ di cazzo ci voleva proprio!”.

“Oh sì… e devo dirti che quello di ...