La via della perdizione
Data: 18/08/2022,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Evoman, Fonte: Annunci69
Cammino, a passo deciso, sculettando vistosamente, e volutamente. Non so bene neanche io dove stia andando, stò semplicemente eseguendo gli ordini dei due uomini che mi seguono, stando un paio di metri dietro di me. Mio marito, e Daniele, un suo amico, un nostro “amico” in realtà.
Mi hanno vestita loro, come meglio credevano, come una puttana. Ho un vestitino cortissimo, estremamente attillato sul busto, che mette in evidenza i seni e i capezzoli, turgidi per l’eccitazione, e scarpe con tacco altissimo, tanto da fare fatica a camminare. Ma è a metà strada ciò che mi stà davvero facendo impazzire.
Daniele ha legato una cordicella molto ruvida, scandita da numerosi nodi, alla vita, facendola passare in mezzo le gambe, sul solco delle grandi labbra, in mezzo le natiche, ricongiungendola dietro la schiena. E’ sufficientemente larga perchè i movimenti del bacino, durante la passeggiata, la lascino strofinare a destra e sinistra, tormentando il clitoride.
Ed eccomi qui, una stimata professionista, vestita da puttana, in una erotica sfilata. Sento gli sguardi di tutti su di me, sguardi eccitati, quasi basiti, degli uomini che incrocio ed espressioni disgustate e indignate da parte delle donne.
Non ho tempo per curarmi di loro, né voglia, il costante strofinio della corda sul clitoride non lascia spazio ad altri pensieri.
“Gira a destra” dice ad un certo punto Daniele, indicando, con un leggero movimento del capo, un viottolo stretto e quasi buio poco distante da ...
... noi.
Vorrei dissentire, la situazione potrebbe farsi pericolosa, ma non posso. Fa parte del gioco.
Intravedo altre persone in fondo alla stradina, fumano e parlottano tra loro. Si zittiscono appena ci vedono, coloro che fumavano buttano le sigarette per terra, spegnendole alla meno peggio. Quindi, ci vengono incontro. Sono preoccupata, la situazione mi inquieta non poco.
“Continua a camminare, qualunque cosa succeda” mi ordina Daniele.
Ci incrociamo, passo tra di loro, sento l’odore di fumo ed erba.
“Pericolo scampato” penso, prematuramente.
Inaspettatamente due mani, di due uomini diversi, afferrano le mie braccia, spingendomi indietro.
“Ma cosa…?” provo a dire.
Daniele mi tappa la bocca con la mano “Shhh! Zitta e goditelo, troia. Dopotutto una che va in giro vestita in questo modo cosa si merita?”.
Mi sento in imbarazzo, umiliata in questo modo davanti a perfetti estranei. Dovrei reagire, contestare che questo non faceva parte del gioco, ma desisto, non appena i due omacci accanto a me mi alzano, come se fossi una bambola, reggendomi a gambe oscenamente aperte, a mezz’aria.
Adesso noto che c’è anche una donna tra loro, è bionda, bassina, ma formosa, ha due labbra carnose ed enfatizzate da un rossetto rosso scuro. Una bella donna, non fosse per il trucco eccessivo.
Ha evidentemente notato il pezzo di corda che si intravede dalla gonna, ormai quasi del tutto alzata. Si sposta infatti verso di me, afferrandola ed alzandola completamente, fin dove la ...