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03 Mi fotto la vedova
Data: 13/08/2022, Categorie: Incesti Autore: John Gallo, Fonte: EroticiRacconti
... venendo. Continuai a fotterla ben bene fin che non ne fui sazio e sentendo i coglioni pieni le ordinai ‘forza girati che ti sborro sulle tettone’. Non era un’invito ma un’ordine quindi lei non se lo fece ripetere due volte. Con andatura goffa e claudicante cercò di voltarsi meglio che poteva mentre dalla figa le colavano liquami giù lungo fino alle cosce. Si mise piano piano in ginocchio, levò la canotta comunque del tutto inutile guardò il cazzo che si avvicinava mentre io lo segavo velocemente. Partì lo schizzo e le arrivò giusto sulla poppa sinistra ma era così abbondante che di rimbalzo un po’ le arrivò sul mento. Filomena chiuse gli occhi e io continuai a pompare con la mano per svuoatrmi bene con altri due fiotti di sperma che le colarono sempre sulle poppe. A quel punto, visto che aveva chiuso gli occhi quasi schifata decisi che era il caso di andare avanti. Le afferrai i lunghi capelli bianchi con forza la tirai a me e dissi ‘apri la bocca puttana’. Lei provò a non farlo ma la cappella era già sulle sue labbra e spingevo…. ‘Forza ingoia sto gelato’. ‘ummmm porc….’ borbottò ma non poteva parlare perchè il mio uccello pieno di sborra le era già entrato in gola. ‘Forza non dirmi che non sai fare un pompino…. Dai su vecchia mignotta succhia’. Obbedì….. A quel punto mi accorsi che nella tasca del camicione di nonna avevo il mio iphone e stava vibrando. Lo presi in mano senza smettere di tenere il cazzo in bocca a Filomena e vidi che ...
... era la nonna… Risposi. ‘John ma dove cavolo sei finito?’. ‘Scusa nonna arrivo subito’. ‘Ma dove sei? Coi i miei collant addosso? Ma sei matto?’. ‘Nonna ho detto che vengo subito….’ e chiusi la conversazione mentre Filomena ancora ciucciava a tutta forza e le sue tettone facevano da cuscino ai miei coglioni. A quel punto visto che avevo ancora il telefono in mano mi venne in mente di fare qualche bel primo piano a Filomena con mio uccello in bocca e le tette tutte sborrate…. Nonostante la voglia fosse di stare li a farmi la vecchia ancora una volta e possibilmente spaccarle il culo come meritava non potevo far aspettare ancora nonna. Così glielo sfilai di bocca e lo feci sparire meglio che potevo dentro al collant… ‘Ora devo andare ma appena ho tempo torno…’. ‘Ma chi ti credi di essere? Mica sono una puttana che vieni a scopare quando vuoi capito? Sono una signora per bene io’. ‘No tu sei una vacca petteggola e la prossima volta che vengo ti prendo anche il culo…. E sappi, se caso mai ti andasse di parlare in giro di me, di nonna o del mio collant che ho queste belle foto di te che ciucci il cazzo. Se ti gira di spettegolare te le attacco nell’ingresso del palazzo capito?’. ‘Io sono una donna riservatissima cosa credi’ disse mentre si alzava in piedi e si puliva la bocca con la mano. ‘Si si riservatissima…. Dai che vado’. Lei mi chiamò. Aveva il sorriso gentile di una ragazzina. Un sorriso che non avevo mai visto su quel faccione acido e ...