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03 Mi fotto la vedova
Data: 13/08/2022, Categorie: Incesti Autore: John Gallo, Fonte: EroticiRacconti
... durissimo ‘To lo vedi come mi viene duro a fissare le tettone a una vecchia chiattona come te… Immagina le giovani!’. ‘O minchia che minchia’ scatta lei e resta davvero senza parole. ‘La vuoi? La vuoi succhiare? La vuoi nella figa che è meglio del tuo cazzo di gomma? E’ questo che vuoi?’. Le ho già afferrato una mammella… Lei sgrana gli occhi… ‘Madonnna che uccello che tieni’. Faccio ripartire l’ascensore… ‘Dai che adesso te lo faccio provare zoccolona’. Arriviamo al piano. Lascio la valigia sul pianerottolo e invece di andare a destra verso l’appartamento di nonna vado a sinistra seguendo la signora Filomena… Io ho il cazzo al vento, lei le tette che ciondolano fuori dalla canotta… Non stiamo certo andando a berci un caffè… La casa era arredata modestamente per non dire di peggio e aleggiava un forte odore di fritto quasi fastidioso. Ma non ero certo lì per dare consigli di arredo. Neanche il tempo di chiudere la porta e avevo già afferrato l’elastico della tuta rosa di Filomena e glielo avevo calato con un colpo secco fino alle caviglie. Il suo grosso culo burroso mi si presentò davanti e non diedi nemmeno modo alla vecchia befana di andare fino alla camera da letto. Con una spinta la feci arrivare fino a un buffet di formica per farla chinare in avanti e già le avevo messo due dita in mezzo alle gambe. ‘Senti come sei bagnata vaccona’ dissi mentre le ficcavo dentro le due dita assieme senza preoccuparmi di farle male’. ‘ummmm ...
... porcone ti piace la figa vero’. ‘Ne ho chiavate di meglio troia…. Ma ora stai ferma che ti impalo’. ‘Non sei tanto gentile….’ borbottò lei. ‘Non sono mica venuto a fare il gentile, sono venuto a spaccarti la figa puttanona’. ‘E le calze non le levi?’ disse facendomi notare che indossavo ancora i collant di mia nonna. ‘No… E tanto per chiarire li tirai su e poi li strappai per poter avere il cazzo fuori senza doverli togliere. ‘Quindi è vero che sei un po’ ricchione’ ridacchiò la vecchia. ‘Si infatti questo è proprio da ricchione’ e con un colpo secco la penetrai. Doveva essere a secco da anni e sentii quasi le pareti vaginali che si spaccavano. ‘Piano cazzo…..!’ urlò la vecchia ma a me delle sue obiezioni non importava nulla. Mi aveva beccato già mezzo arrapato da mia nonna in più con quel nylon addosso che mi stimolava ancora di più e aveva colmato il tutto facendomi incazzare a dismisura con la storia del frocio. Ora era giusto che mi sfogassi come meglio credevo. Dopo tre o quattro pompate decise inizi a bagnarsi ben bene e anche il suo dolore divenne piacere. Io, strizzando con forza quei due maniglioni di lardo che avevo sui fianchi pompavo con tutta la forza che avevo e mi beavo, guardando lo specchio a figura intera che rifletteva la nostra immagine e che mi mostrava le sue enormi e molli tettone che ballonzolavano a tutta forza ad ogni colpo. Dopo poco sentii che faceva un verso simile a un nitrito di un cavallo…. la porca stava ...