1. Roberto ed io 1°


    Data: 13/08/2022, Categorie: Prime Esperienze Autore: rimembrando, Fonte: EroticiRacconti

    Roberto è mio cugino, figlio di un fratello di mia madre, siamo praticamente coetanei, ho quattro mesi più di lui.
    
    Quando eravamo bambini le nostre famiglie abitavano a poche centinaia di metri di distanza, così potevamo passare molto tempo assieme. Da bambini giocavamo praticamente tutti i giorni. Giunti verso i 12 anni i nostri giochi cominciarono a interessare quello che avevamo tra le gambe. Era l’epoca in cui cominciavano ad uscire riviste porno esplicite, naturalmente erano proibite ai minori, ma in un modo o nell’altro finivamo per trovarne qualcuna, guardando le foto e leggendo i testi i nostri cazzetti si indurivano, era una sensazione che non avevamo mai provato prima, strana ma piacevole.
    
    Dopo un po’ Roberto imparò da un ragazzino un po’ più grande come si facevano le seghe, segarci guardando i giornalini porno diventò uno dei nostri giochi preferiti. Trovammo anche un paio di coetanei che condividevano la nostra passione. Ci menavamo gli uccelli in gruppo e, quando erano belli duri, li misuravamo per avere chi ce l’aveva più lungo e più grosso. A quell’età non producevamo ancora sperma, al massimo uscivano un paio di goccioline trasparenti.
    
    Quando eravamo solo noi due non ci limitavamo a menare ciascuno il proprio uccello, a volte Roberto menava il mio e io contemporaneamente menavo il suo. Quando ne avevamo la possibilità ci stringevamo l’un l’altro in modo che il nostri membri si potessero strofinare, la sensazione che ne provavamo era veramente ...
    ... piacevole, una volta che ci trovammo per alcune ore soli in casa sua, dopo esserci spogliati completamente, ci mettemmo sul letto e passammo un paio d’ore strofinandoci in questo modo e menandoceli tenendoli attaccati in modo da prenderli tutti e due.
    
    Un giorno, senza preavviso, mentre Roberto mi lavorava con le mani (era diventato molto abile, quando me lo menava lui godevo più di quando mi segavo da solo) venni e, per la prima volta, emisi uno schizzo di quella materia che si produce nelle palle. Il cuginetto fu un po’ invidioso, ma qualche mese dopo tocco anche a lui. Non mancavamo di esibire le nostre nuove capacità ai due amichetti con cui facevamo i giochi in gruppo, ben presto alle gare per vedere chi ce l’aveva più lungo e più grosso si aggiunsero quelle a chi schizzava di più e più lontano.
    
    Un paio di anni dopo Roberto e la sua famiglia si trasferirono in un’altra città, da allora dovemmo interrompere i nostri giochi dato che potevamo vederci di rado nelle occasioni in cui le nostre famiglie si incontravano.
    
    Mancava poco al compimento dei 18 anni quando la famiglia degli zii mi invitò di andare al mare con loro per un mese. Nel frattempo mi ero trovato una fidanzatina di 16 anni, non che con lei facessi chissà quali cose, qualche bacio, qualche palpatina alle tette, con un po’ di insistenza l’avevo convinta a prendermelo in mano qualche volta, insomma cose da poco, mi dispiaceva però non poterla vedere per un mese; la cosa si risolse quando anche lei partì con la ...
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