Scoprendo Claudia – Episodio 4
Data: 12/08/2022,
Categorie:
Erotici Racconti,
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Etero
Tradimenti
Autore: kevin67, Fonte: RaccontiMilu
Avere il cazzo e le palle intrappolate in quel “coso” mi dava si fastidio ma al tempo stesso mi eccitava, siamo strani a volte, la costrizione di non poter fare qualcosa voluta da altri, eccita.
La palestra dove lavoravo come fisioterapista era a non più di 3 km da casa e quella mattina scelsi di andare in bicicletta. Non fu semplice gestire la costrizione del mio pacco durante la pedalata, ma il pensiero era al dopo. Avrei dovuto cambiarmi nello spogliatoio maschile rimanendo quindi in boxer con il rischio che qualcuno vedesse quello che indossavo sotto.
Arrivai e parcheggiai la bicicletta, entrai salutando i colleghi e mi diressi verso lo spogliatoio, per fortuna vuoto. Una volta indossato pantaloni e t-shirt di ordinanza mi diressi verso lo studio dove esercitavo la mia professione. Non so mai chi mi capita, lo so solo quando leggo le schede 10 minuti prima dell’appuntamento. Il primo paziente era donna, Sara, 29 anni che aveva subito un intervento per ricostruzione legamento crociato gamba destra e doveva fare riabilitazione.
Mi preparai e la chiamai. In sala d’attesa c’erano una decina di persone di tutte le età. Si alzò una ragazza che identificai subito in Sara, camminava appoggiandosi alle stampelle e aveva il tutore a coprire buona parte della gamba. Era molto bella, capelli lunghi neri, occhi marroni, alta circa 1,70 cm, corporatura atletica, quello che però risaltava in maniera decisa era un bel paio di tette sode, una terza piena ad occhio. Pantaloncini ...
... corti, dalla parte del tutore erano sollevai fino all’inguine, t-shirt con evidente reggiseno a fascia, ciabatte.
La feci accomodare nello studio e i primi dieci minuti la interrogai per avere un quadro del suo infortunio e della evoluzione post-intervento. Avevo completamente dimenticato che avevo il cazzo e le palle racchiuse nella gabbia. Finito il breve interrogatorio le chiesi di sedersi sul lettino, lei eseguì, si sedette di lato sul lettino, mi avvicinai per prendere le stampelle e in quel momento venni avvolto dal suo profumo, intenso, agrumato, le dissi “buono il profumi che porti, oddio, scusami, posso darti del tu?”, “certo” e poi “è un regalo del mio fidanzato”, “ottimi gusti il tuo ragazzo”. Presi le stampelle e le appoggiai alla parete.
“Ok Sara, ora ti alzerò la gamba sbloccando il tutore e mi dirai tu il limite”, “dovremmo lavorare a sbloccare le aderenze interne”, “ok, d’accordo”. Mi avvicinai e mi sedetti davanti a lei, avevo praticamente le sue gambe all’altezza del mio petto. Presi in mano la sua gamba e iniziai a fare dei piegamenti per riscaldare la muscolatura, “ok, mi pare che ci siamo Sara, ora togliamo il tutore e vediamo un po la muscolatura e l’articolazione come rispondono”, “ok” disse Sara, tolsi i lacci e il tutore si aprì, feci per sfilarlo e con la coda dell’occhio mi accorsi che sotto i pantaloncini non indossava biancheria, si notava appena, ma si notava.
Appoggiai il tutore e ripresi la gamba. “Sara, ho bisogno che ti sporgi un po ...