Per un pugno di euro
Data: 02/08/2022,
Categorie:
Scambio di Coppia
Autore: Honeymark, Fonte: Annunci69
... poche mosse, se lo era infilato con un mugolio di piacere.
Lisa cominciò a strusciarsi sul mio naso, mentre l’altra si masturbava sul cazzo. Sentii che le due, sedute faccia a faccia su di me, avevano iniziato ad accarezzarsi. A palparsi. Si piacevano e gli piaceva essere unite dal mio corpo. Aumentarono i movimenti fino a gemere. Poi Pina la fermò e le diede nuove disposizioni. E poco dopo Elisa si girò e si sedette in modo da mettere la sua figa sulla mia faccia. Pina invece si girò e se lo infilò così, iniziando anche a masturbarsi in modo che il marito la vedesse. Dopo un po’ Pina e il Marito vennero insieme, alla grande. Io e Elisa no.
Decisi allora di prendere in mano la situazione. Misi Elisa pancia in su. Piegai sopra di lei Pina alla pecorina, in modo che potessi montarla da dietro, obbligandola a leccare la figa alla mia partner. Pina capì al volo e iniziò a leccargliela. Nel giro di pochi minuti, venne prima Elisa e poi venni io. A quel punto il marito mi spostò e andò a leccare la moglie dove io ero venuto. Sì, era un classico cuck.
Andammo a cena e ci divertimmo tra una battuta e l’altra, con Elisa che entrava nella parte della compagna del dominante.
Verso le 23 Mariuccio mi chiese se volevamo tornare a casa sua a completare l’opera. L’idea non era male, ma io ero stanco e l’indomani dovevamo tornare a Verona. Gli dissi di no. La cena volle pagarla lui.
Tornato in albergo, invece, montai ancora una volta Elisa, neanche avessi voluto ammortizzare ...
... i soldi che le avevo dato. Ma fu piacevole e mi dispiacque che la nostra scappatella stesse pe finire.
L’indomani mattina, prima di colazione la montai nuovamente e dopo colazione lei gradì farmi un pompino.
Ragazzi, che avventura...
Verso mezzogiorno il taxi ci portò alla stazione Termini, dove salimmo sul Freccia Rossa. Prendemmo posto e poi ci dirigemmo al vagone ristorante. Il tempo passa più in fretta se sei a tavola.
- Allora, – le dissi in attesa della portata. – Come è andata la tua prima avventura a pagamento?
- Ecco, – mi disse porgendomi una rivista. – Qui c’è il mio pensiero.
Aprii la rivista e trovai la busta contenente gli stessi soldi che le avevo dato.
- No, cara mia! – Protestai. – Questi soldi te li sei guadagnati. Gli accordi sono accordi.
Le ridiedi la busta, ma lei non la prese.
- Come promesso, adesso ti spiego tutto, – mi disse. – Intanto metti via quella busta, che la gente potrebbe pensar male.
E ne avrebbe diritto, pensai. La nascosi nella rivista.
- Quando ero adolescente, un sogno ricorrente di me e delle mie migliori amiche era quello di fare la puttana. – Continuò. – Però era un sogno irrealizzabile, perché avremmo voluto scegliere noi i clienti. Magari un cliente solo, due al massimo. Sai, l’idea di dire a un uomo «Tu, pagami per venire a letto con me!» era decisamente puerile.
- Beh – intervenni, – anche a me da giovanotto sarebbe piaciuto scegliere una donna perché mi piaceva, pagarla anche se non era una ...