1. Il cazzo scuro e il sasso.


    Data: 26/07/2022, Categorie: Tradimenti Autore: anita69, Fonte: Annunci69

    ... mantrugiarmi le poppe.
    
    Il terzo ragazzo stava segando il suo cazzo non male, ma nero come la pece che faceva impressione sulla sua pelle che era bianchissima.
    
    Pino appoggiò la cappella del suo notevole cazzo, sulle labbra della mia fica gocciolante, abbondantemente bagnata per l'orgasmo che avevo avuto poco prima.
    
    Le sue mani mi aggranfiarono le chiappe e lentamente iniziò a penetrarmi con il suo uccello duro e teso, piegata a 90° schiacciata sul masso, a pecorina.
    
    Dissi a loro che volevo solo Pino e Gius e l’altro, quello con il cazzo scurissimo, doveva solo guardare.
    
    Pino posizionato il suo cazzone in fondo alla mia fica, prese a martellarmi con ritmo, pigiando sempre più forte.
    
    Mi spingeva verso il masso e le mie poppe sballottanti sotto i colpi di Pino finivano per sfregarsi piacevolmente ma dolorosamente sulla dura pietra.
    
    Allora Gius si mise a sedere sulla pietra e io appoggiai le mani sulle sue cosce, prendendo in bocca il suo uccello che ad ogni scopata di Pino, entrava fino in fondo, alla mia bocca.
    
    Venni nuovamente mugolando come una gatta in calore e Pino si scarico con tre colpi feroci nella mia fica, che ...
    ... iniziò a gocciolare broda sulle mie cosce.
    
    Allora Gius e Pino si scambiarono di posto, Gius entro nella mia fica piena di broda e la mia bocca si avvolse sul cazzo di Pino, che iniziai a ripulire con cura con la la lingua.
    
    Sotto i colpi di Gius ricominciai a godere di nuovo fino ad avere un altro orgasmo devastante.
    
    Mi contorsi tutta cascando quasi in terra e obbligando Gius ad uscire dalla mia fica.
    
    Appena mi fui ricomposta e messa nuovamente a pecora, un cazzo tornò dentro la mia fica e la mia bocca su quello di Pino.
    
    Continuavo a essere scopata con grande ardore, metre la mia bocca succhiava l'uccello di Pino, fino a che le sue mani mi piegarono la faccia verso l'uccello di Gius che era comparso accanto al masso.
    
    Realizzai allora che il cazzo che avevo dentro la fica era quello scuro che non volevo, ma ormai la libidine era inarrestabile ed ho continuato a farmi scopare di brutto, da lui ma anche dagli altri due, fino a che Gius non ha sbrodato nella bocca e il cazzo scuro nella mia fica.
    
    Il cazzo ero nero ma la broda con cui mi riempì era di un bianco latte, ma tanta mai che pensai che non scopasse da molti mesi.
    
    Anita 
«12»