Il cazzo scuro e il sasso.
Data: 26/07/2022,
Categorie:
Tradimenti
Autore: anita69, Fonte: Annunci69
Il Car Sex in estate è sempre stato un piacevole gioco: l’incontro al buio, la diversità di rapporti mai uguali, l’eccitazione nell’avere spettatori, nel fare sesso sapendo che ti stanno guardando e a volte che stanno aspettando il loro turno per scoparti.
Peccato che ultimamente sia difficile farlo.
Troppi singoli maleducati, troppo insistenti, che non capiscono che se una coppia per appartarsi sceglie una persona o due per farli assistere o anche qualcosa di più, non vuol dire che possono partecipare in venti.
Così si sputtanano i posti migliori, così si prende paura e non si gioca più.
Negli anni ho fatto alcuni car sex eccellenti con Gius ed alcuni con la stessa persona, Pino, perché bravo nel giocare ma soprattutto nell’impedire “ai colleghi” di venire a disturbare, salvo quelli ammessi per sua e nostra scelta, al car sex.
Con Pino, ricordo uno dei primi: lo trovammo al suo “posto di lavoro” in quel di Migliarino. Ci piaceva di lui, oltre l’aspetto e la simpatia, l’autorità con cui metteva a stare i moltissimi "colleghi" che subito accorrevano a circondare la nostra auto, appena ci fermavamo vicino alla rotonda sul mare.
Quella volta ci disse: usciamo di qua, venite dietro la mia auto, porto un mio amico che gli piace guardare.
Ci condusse non molto lontano, ma in campagna, in uno stradello che era chiuso da un grande masso.
Cominciammo a giocare, noi in auto e lui e il suo amico all’esterno.
Era una delle prime volte, che ci appartavamo ...
... così.
Mi tolsi i jeans e la maglietta, rimasi in slip e reggiseno, passai lentamente le mie mani sui seni o poi sulla fica per farli arrazzare.
Pino e il suo amico sfoderarono i loro uccelli, quello di Pino era di notevoli dimensioni, l’altro più sul normale ma era scuro, quasi nero, mai visto una cosa simile, perché il tizio era bianchissimo.
Abbassai i pantaloni di Gius, gli tirai fuori l’uccello che già stava crescendo e iniziai a fargli un pompino eccitata per gli spettatori presenti.
Gius mi disse di mettermi in ginocchioni sul sedile e aprire le cosce e lui, il porco, abbasso il finestrino dalla parte dei due guardoni.
Subito i due misero le loro mani sul mio culo, mi abbassarono gli slip e iniziarono a toccare la mia fica che era già in calore.
Pino mise la testa dentro il finestrino dell’auto e cominciò a leccarmi: prima il buchetto e poi la passera che era un lago di umori, mentre continuavo a spompinare i mio Gius.
Vennì urlando in un orgasmo squassante che mi obbligò ad accasciarmi sul sedile spossata.
Mi fecero risposare solo pochi minuti, poi i due ragazzi mi fecero uscire dall’auto e mi fecero appoggiare con le braccia al masso enorme che bloccava lo stradello.
Pino, che comandava i giochi, mi tolse gli slip e il reggiseno, lasciandomi nuda ma eccitata e piegandomi a pecorina sul masso.
Mostravo così tutte le mie nudità, la fica e il culo al'aria aperta.
Gius mi venne vicino e iniziò a baciarmi sulla bocca mentre con le mani iniziava a ...