La collega di lavoro (parte 3)
Data: 22/07/2022,
Categorie:
Lesbo
Autore: Nadia89, Fonte: EroticiRacconti
... ventre.
La sua testa è accolta tra le mie gambe e sento la sua lingua che non da tregua, si porta all’ingresso della mia vagina e poi al mio clitoride, alle mie piccole labbra. Non c’è terminazione nervosa che non venga sollecitata.
Abbandono completamente la testa sul cuscino, e chiudo gli occhi. Non voglio semplicemente godere, voglio assaporarmi quei momenti attimo per attimo. A volte c’è una fretta così convulsa di arrivare al piacere supremo che sembra quasi che la strada per arrivarci sia solo un percorso che deve passare in fretta.
No, quel tempo, quei minuti sono meravigliosi. Un treno di impulsi di piacere mi percorre, la sua lingua indomita non si stacca mai. Il godimento sale, riesco ancora a contenerlo in me ma so che presto arriverà ad esplodere.
Inarco la schiena, le mie gambe sono percorse da un tremito e si muovono senza il mio controllo. Inspiro ed espiro avidamente, come se non riuscissi a trattenere a sufficienza l’aria nei miei polmoni. Il mio cuore batte un ritmo forsennato, quello del godimento. TUMTUMTUMTUM.
Me lo sento in gola, mentre mi lascio andare. Il mio utero e la mia vagina si contraggono all’unisono, come se fossi spremuta più volte dall’interno. Ho gli occhi aperti sgranati, ma per qualche attimo che mi sembra infinito non vedo più nulla.
L’orgasmo è meraviglioso. Sento che non posso limitarlo solo ad una piccola porzione del mio corpo. Per qualche lungo ed interminabile secondo tutto è orgasmo. Il mio corpo, la mia mente, ...
... l’aria che respiro. Trascendo nel più sublime dei piaceri. Smetto di essere Nadia e divento io stessa il piacere.
Torno sulla terra con la stessa dolcezza di una piuma che si libra leggiadra nell’aria, senza fretta di posarsi al suolo. Il corpo di Milena si avvinghia al mio, mi bacia. Sento il sapore del mio piacere nella sua bocca, mentre le nostre lingue si sfiorano.
Dovrei essere pienamente soddisfatta. Ho fatto l’amore con Milena, la ragazza di cui mi sono perdutamente innamorata e che pensavo non potesse essere mai mia. L’impossibile è accaduto, nel giro di pochi attimi. Ho fatto godere e ho a mia volta goduto di un orgasmo meraviglioso.
Ma a quel bacio io avvampo. Mi sento come una drogata. Il mio corpo ne vuole ancora, non è sazio di baci, di abbracci, di carezze e di piacere.
Ci guardiamo negli occhi e vedo in lei riflessa la stessa voglia. Per troppo tempo ci siamo trattenute, e adesso che ci siamo liberate dalle nostre catene interiori e ci siamo trovate ad essere una cosa sola, è ancora presto per ritrovare la nostra singolarità.
Ci accarezziamo con ferocia. Le nostre mani non accarezzano più la pelle una dell’altra, ma la lisciano come a volerla portare via.
Incrociamo le nostre gambe ad incastrarci una con l’altra, mettendo a contatto le nostre fighe umide. Iniziamo lentamente a muovere i nostri bacini, strofinando i nostri sessi in una sforbiciata. Ci troviamo presto a scatenarci danzando un ballo infuocato.
Sto sudando, non so se per la ...