Il passaggio
Data: 19/07/2022,
Categorie:
Trans
Autore: Federossetta, Fonte: Annunci69
... Edoardo "Non abbiamo finito noi due"
Nella toilette pubblica c'erano ancora alcune persone, per cui lui uscì trascinandomi con lui.
"Cosa hai intenzione di fare?" Domandai dubbioso.
"Lo vedi quella porta laggiù? È di un bagno riservato al personale. Prima ho visto che aveva la chiave nella toppa."
Infatti così fu. Edoardo la sfilò e aprì la porta delicatamente. Dentro non c'era nessuno. "Aspettami qui" e ritornò nei bagni pubblici. Poco dopo si materializzò assieme ad un cartello con scritto "Guasto" a lettere cubitali. "Con questo voglio proprio vedere chi ci disturberà."
Chiudemmo a chiave la porta del bagno privato. Dentro c'erano ancora due toilette. Su quella in cui entrammo Edo attaccò il finto avvertimento. Dopodiché, sicuri come non mai, ci fissammo negli occhi. Senza proferire una parola, molto lentamente Edoardo si abbracciò a me inspirando e inalando il mio odore misto a quello del luogo in cui ci trovavamo. Io di risposta lo toccai e lo baciai delicatamente sul collo.
Poi mi sussurrò una cosa: "Visto che vuoi cambiare sesso, dovresti fare un po' di pratica, te la senti?"
"Sì!!" Esclamai pieno di piacere. Mi protesi verso il suo cazzo turgido e bagnato di piscio e iniziai a leccarlo e succhiarlo meglio che potevo. Prima che potesse venire un rumore ci interruppe. Sentimmo il girare di una chiave nella toppa e subito dopo una porta chiudersi nella toilette vicino alla nostra. Per niente preoccupato, il mio partner, estrasse dal borsellino il ...
... croissant ancora avvolto da un pezzo di carta. "Questo è un regalo per te, spero che sia gustoso" senza che me lo aspettassi, ci piantò il cazzo dentro. Della panna strabordò e per non farla colare Edoardo mi spinse la testa di forza contro il croissant ripieno. Mangiai tutta la pasta sfoglia, dal gusto dolce e misto a quello del mio cibo preferito, il suo sperma. Ma non aveva finito lì. Nonostante fosse già venuto. Si sedette sulla tavolozza e prese lo scopino. Mi intimò di appoggiarmi al muro che sarebbe stato doloroso. Infatti quando il manico dell'oggetto mi dilatò l'ano gemetti abbastanza forte da essere sentito dal signore che si stava ora lavando le mani e che scappò via. Allora Edoardo si fermò destando un senso di delusione in me. "È meglio se andiamo, probabilmente quel tizio chiamerà qualcuno per colpa tua." Ancora più depresso mi trovai a confermare che il suo ragionamento era vero e col culo sfondato ritornai in macchina assieme a lui.
Capitolo 2: Incontro
Quando finalmente intravedemmo il mare, era l'ora di pranzare. In circa mezz'ora fummo all'entrata del villaggio turistico "Cielito lindo" dove soggiornava la famiglia di Edoardo. Scesi tutti e due dalla macchina, ad accoglierci venne Gloria, la madre. Mi salutò e fece da intermediaria per presentarmi il resto della famiglia radunata davanti al bungalow.
Giacomo era il fratello più vecchio. Aveva 28 anni e lavorava da parecchio nell'officina del padre. Pietro, invece aveva 16 anni ed era il più piccolo ...