Manufatti - Racconti Erotici

Manufatti

... qualcosa che pensa di riconoscere come una moneta.

Pochi istanti dopo, le loro catene vengono rilasciate e immediatamente riattaccate alle gambe della capra. Alzarsi o addirittura scappare non è più possibile. Le sue gambe sono divaricate e legate al legno liscio e quindi fissate.

Il suo splendore alle spalle si protende nell'aria ed è liberamente accessibile. Il suo vestito rosso è così morbido sulla sua pelle che anche un alito di vento potrebbe sollevarlo. Proprio mentre lei ha pensato questo, il tessuto viene risvoltato e le sue mutandine vengono aperte sui lati con due rapidi movimenti. Il suono che fa il coltello la fa rabbrividire. Tesa e nervosa, è china sul cavalletto. Spera sinceramente che la punizione non sia troppo severa.

Il respiro caldo le colpisce la guancia destra mentre lo sconosciuto le parla. "Il tuo padrone è seduto ad angolo dietro di noi su un'alta poltrona e sta guardando l'intero spettacolo. Può persino vedere la tua faccia, dato che c'è un grande specchio di fronte a te."

Immediatamente si ritira e si allontana di qualche passo. Sente voci sussurrate e poco dopo il primo colpo la colpisce in modo del tutto inaspettato.

Un urlo le sfugge scioccata, ma subito dopo chiude la bocca e la preme sul freddo cuoio della capra.

Fortunatamente per lei, ha scelto il fustigatore e ora lo sta usando per riscaldare la sua pelle. Questo serve per evitare lesioni e per rendere meno probabili le tracce permanenti.

Dopo 10 colpi pari, lo ...

... sconosciuto si ferma e dice: "È stato un riscaldamento, cagna. La punizione deve ancora arrivare".

Una mano ruvida si sfrega sul sedere dolorante, rendendolo più doloroso, anche se il tocco è anche lenitivo. Le dita dell'altra mano scivolano attraverso la sua fessura abbondantemente bagnata e la esaminano. Labbra morbide toccano la sua pelle rosso fuoco e bruciante e una lingua calda scorre in linee serpentine sul suo sedere.

Non appena sono arrivati ​​i contatti, anche loro scompaiono rapidamente.

Sono sostituiti da un ronzio nell'aria. Il suo corpo si irrigidisce quando riconosce il suo uovo vibrante al suo interno. Ma le vibrazioni non la raggiungono.

Invece, l'uovo ronza vicino a loro. Distratta da questo, si dimentica che il resto della punizione deve ancora seguire. E così il suo prossimo grido sarà più forte del previsto. Il raccolto ha colpito il suo podice in fiamme e lascia strisce rosso scuro sulla sua pelle. "Conta!"

"Uno", tira fuori con difficoltà. Prima che possa chiudere di nuovo la bocca, l'uovo vibrante spento viene spinto nella sua bocca. Non appena chiude le labbra per questo, segue il colpo successivo.

"Due...", un rivolo di saliva le esce dalla bocca e gocciola sul pavimento polveroso. "Ti penti della tua disobbedienza, piccola schiava?"

Comincia ad annuire selvaggiamente. "Rispondi! Perché Dio ti ha dato una bocca?!"

Il colpo successivo le toglie il fiato. Una striscia pulsante percorre entrambe le sue guance. "SÌ, si è pentita della sua ...