ESPERIMENTI
Data: 04/07/2022,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Etero
Lesbo
Autore: Dark_Ghost, Fonte: RaccontiMilu
... Incurvai le spalle, o che ti faccia venire voglia di tagliarti le vene e/o di strappartele a morsi. Tuttavia lasciai perdere, anche perché un riflettore illuminò un ragazzo sulla ventina nel punto in cui era comparso Jack il Manzo. Questo non era un manzo, più un agnellino, con il fisico da lanciatore di teorie del complotto, e un paio di occhiali spessi due dita. Si copriva le pudenda con le mani. Mi misi io stessa una mano davanti agli occhi. ‘No’ mormorai a bassa voce sbirciando fra le dita aperte. Il Nerd domandò, con voce tremante: ‘Mi darete davvero cinquemila euro per andare a letto con quella biondazza?’ ‘No, eh!’ mormorai più forte, inclinando la testa.. ‘ESATTO, umano chiamato Eugenio De’Silvestri!’ disse la voce metallica. ‘Parliamone… dove sei Andre… Antibiotico?’ La voce di Sexy Alien bisbigliò: ‘Sessanta’ mimetizzando la cifra con un colpo di tosse, palesemente finto. ‘Cocktail, doppio!’ dissi. Comparve il solito tavolino, il cocktail era così grande che l’ombrellino pareva minuscolo, ci sarebbe voluto un ombrellone miniatura al suo posto. Lo afferrai e iniziai a bere, evitando di guardare il Nerd. Sessantamila, più cinquantamila… centodiecimila. Sì, lo avrei fatto. Con la coda dell’occhio vedevo il cono di luce del Nerd farsi sempre più vicino al letto. Avrei lavorato un po’ di fantasia. Magari ero io stessa -o qualcuno come me- la fantasia di quel ragazzino impacciato, chissà come la cosa mi eccitò. Uhm… quanto afroalienidisiaco avevano messo nel mio ...
... cocktail? Quando il ragazzo si sedette sul letto passai il bicchiere anche lui. ‘Bevi. Mi chiamo…Aman… Samantha’ mormorai. Sembrava davvero a disagio e provai un moto di solidarietà per lui. Un tempo ero stata anche io imbranata. Lui afferrò il cocktail e mi lanciò uno sguardo imbarazzato, abbassai gli occhi sul suo cazzo. Cazzo! Era già eretto ed era davvero… ehm, notevole! Lui bevve. Io mi morsi un labbro. Chissà se lo sapeva usare. Si scolò il drink e mi porse una mano: ‘Piacere, Eugenio’. Gliela strinsi, lui la ritrasse subito dopo, coprendosi di nuovo il pisellone. ‘Dovremmo… ehm… fare sesso’ dissi cercando di non essere troppo aggressiva. Più lo guardavo più mi sentivo protettiva, invece che peccaminosamente eccitata. E anche un po’ una milf, ma solo in un punto della mente che ignoravo, o almeno tentavo di farlo. ‘Lo so… è che io…’ sussurrò. Si tolse gli occhiali, senza non era tanto male: quel drink era miracoloso. ‘Non sarà mica la tua prima volta?’ gli chiesi inorridita. Lui fece immediatamente dei vigorosi cenni di diniego con il capo. ‘Diniegava’ un po’ troppo alacremente. Mi insospettii. ‘Vero?’ aggiunsi. ‘Giuro, sarebbe la terza!’ rispose contrito, senza staccarmi gli occhi dalle tette. Ah. Oddio. La Terra stava per fare una figura di merda. ‘Capisco’ gli dissi, accarezzandogli dolcemente un braccio. ‘Andrà tutto bene, vedrai, tu pensa solo che…’ Sollevò lo sguardo. ‘Contando la volta in cui sono venuto strusciandomi di nascosto addosso a una tizia in metropolitana’ ...