ESPERIMENTI
Data: 04/07/2022,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Etero
Lesbo
Autore: Dark_Ghost, Fonte: RaccontiMilu
... fiera come tutte le donne che avevo finto di essere per riuscire a godere. ‘Ho ancora un esperimento vero? Poi posso andare?’ domandai senza più preoccuparmi di coprirmi con le lenzuola. ‘Sì, Samantha’ rispose la voce metallica. Sentii qualche commento in una strana lingua serpeggiare in alto. ‘Un’altra doccia?’ ‘Certo. E… dov’è… Zomol Adreik?’ ‘Qui, accanto a me. Stiamo valutando i dati degli esperimenti;è occupato.’ Un tuffo al cuore. Poi mi smaterilizzarono, teletrasportandomi nel bagno dalle fredde pareti in acciaio.
– continua- #numero 3
Entrai nella doccia, pigiai il pulsante giusto poi un altro, mi insaponai e poi mi rincantucciai a terra, lasciando che l’acqua ripulisse la mia pelle e i miei pensieri. Ero stata una donna diversa, per certi versi più libera di quanto non fossi mai stata, in quel letto dalle lenzuola di raso, seppure, in qualche modo, prigioniera. Ero stata disperata,eccitata, spaventata, determinata. E un po’ ero stata me stessa fino in fondo. Quella che non molla mai, quella che non cede mai, quella che se ha paura lo nasconde, perché la paura altrimenti ti mangia. Ero stata anche una donna con una grande, grande fantasia. E anche un pochino una stupida a pensare di sedurre un Alieno. Un po’ meno stupida a guadagnare tutti quei soldi per due scopate. Del resto ero stata a letto con individui che, alla fine, si erano rivelati ben peggiori. E gratis! A meno che non mi trovassi in un sogno, ma lo credevo sempre di meno. Era tutto troppo vivido, ...
... tutto troppo reale. Inspirai a fondo, se era tutto vero, che donna ero diventata quella notte? Più me stessa o più lontana dalla persona migliore che mi sforzavo di essere ogni giorno quando facevo di tutto per non andare a letto con il primo che capitava, per non urlare contro chi mi passava davanti in coda al supermercato, contro chi mi tagliava la strada, contro i vicini che facevano casino fino alle tre di notte, e via dicendo? Ero stata costretta a fare sesso con estranei. Ma senza essere incatenata, legata o chissà che altro. La violenza (se di ciò si trattava) era stata molto più sottile. Quale stupida avrebbe detto di no a un compenso simile? Per due scopate che non avrebbero significato nulla? Però significavano qualcosa, significavano che ero pronta a vendermi pur di avere una vita (forse) vagamente migliore, per soldi. Strinsi i denti. Magari con quella cifra avrei potuto avviare un’attività invece di abbassarmi a quegli stupidi lavoretti interinali… Venni distratta dai miei pensieri quando comparve una sagoma accanto al vetro satinato, all’esterno della doccia. ‘Zick?’ domandai. ‘Sì.’ Vidi che appoggiava la schiena al vetro e poi si lasciava scivolare giù, in una posizione simile alla mia. ‘Hai goduto in modo diverso, Samantha’ disse come se fosse un dato di fatto. ‘Già.’ ‘Dipendeva dalle dimensioni dell’organo sessuale del secondo partner?’ Ma gli uomini erano uguali in tutta la Galassia? ‘No’ risposi tenendomi sul vago. ‘è strano perché il primo partner era più ...