1. ESPERIMENTI


    Data: 04/07/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Lesbo Autore: Dark_Ghost, Fonte: RaccontiMilu

    ... cazzo che ti scopa ti fa tornare una certa lucidità di pensiero- mi stesse guardando. Che si stesse beando delle curve del mio corpo, della sinuosità dei miei movimenti, che stesse immaginando di essere al posto del ragazzino e presi a scoparlo con foga, fregandomene del pubblico, della musica triste e di come mi fossi sentita umiliata. Non ero umiliata, ero una valchiria che cavalca uno stallone a pelo, una Geisha che soddisfa il suo Danna, un’amante desiderata, una donna dai mille volti, e soprattutto, una donna con tanti soldi e la possibilità di guadagnarne ancora. Tutto in una notte. Sì, mi eccitai, scopai i ragazzino con forza, mi afferrai anche alla testiera del letto, per imprimere più forza. ‘Ti piace così?’ chiesi al ragazzino. ‘Da… da morire!’ ‘Ti ha scopato così la troia con cui sei stato?’ gli domandai, dimentica di ogni remora, e anche di rischiare di umiliarlo. ‘No. Lei… è rimasta solo ferma’ rispose ansante, iniziando a venire incontro ai miei movimenti pelvici. Gli presi le mani e me le misi sulle tette. ‘Godi, fatti scopare, scopami e godi!’ Gli ordinai, muovendomi sempre più in fretta, le mie pareti che godevano dei movimenti del coito e la mente infiammata dalle mie perverse e indomite (o quasi) fantasie. Ero consapevole di ogni centimetro della mia pelle, immaginavo gli occhi di Zick accarezzarmi, sfiorarmi con la mente, tutta quell’energia che emanava ad accarezzare le particelle eccitate del mio corpo di donna sperimentale. Il mio orgasmo arrivò ...
    ... repentino, come non era mai successo. Forse autoindotto da quella voglia di sentirmi un po’ porca, un po’ seduttrice e un po’ puttana, ma soprattutto dall’idea di essere osservata (attentamente) da Zomol Adreik. Volevo che mi desiderasse da impazzire, che l’energia gli fremesse dentro come sangue bollente, che desiderasse essere al posto del Nerd. Eugenio venne, godendo dentro di me con un gemito liberatorio, il viso in fiamme. Forse sarebbe stato per sempre un sottomesso, sperai che gli cancellassero i ricordi. Ero stata pessima. Tutta la gentilezza e il romanticismo che avevo pensato di usare con lui, per rendergli l’esperienza piacevole e memorabile, erano andati a farsi fottere, proprio come me. La voce metallica domandò: ‘Hai goduto Eugenio?’ Mi chiesi perché non fosse stato Zomol Andreik, Zick, per gli amici, a chiederlo. Non è che se ne era andato? ‘Sì, sì, grazie! Pazzesco!’ rispose il ragazzino. Poi si spostò e mi baciò sulla guancia. ‘Grazie Samantha, sei fantastica.’ Chissà perché mi sentii sull’orlo delle lacrime. Sorrisi e gli diedi un buffetto sul naso. ‘Ci sono ragazze migliori di me in giro, cercale… e non pagarle. Anche se ora puoi permettertelo!’ gli dissi. Lui annuì, gli occhi ancora velati dal piacere. La voce metallica lo congedò. Eugenio si smaterializzò all’istante. Strinsi i denti. E poi la voce mi chiese: ‘Hai goduto, Samantha?’ Ricacciai indietro le lacrime. ‘Sì, ho goduto!’ Sollevai il mento, guardando in alto, verso la balconata che non scorgevo più, ...
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