1. La via dell'oregon


    Data: 02/07/2022, Categorie: Etero Autore: SatiroeMilf, Fonte: Annunci69

    Non è come nasci, ma come muori,
    
    che rivela a che popolo appartieni.
    
    Alce Nero
    
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    La vita è dura nel selvaggio West. Ancora più dura se, costretto a fuggire dal vecchio continente dopo aver lasciato parecchi conti in sospeso, sei al seguito di una carovana che attraversa l'Oregon, alla ricerca della Terra Promessa, quella dove iniziare una nuova vita e rifarti, possibilmente, una nuova identità. Questo, più o meno, doveva pensare il nostro Bruce, dopo un mese passato in sella guidando i carri per quelle vie desertiche e spopolate, dove la monotonia era spezzata solamente dall'ululato triste del coyote e dal gracchiare malinconico della civetta.
    
    Era una vita dura, certamente, ma era anche il suo salvacondotto verso l'impunità, dove non avrebbe più avuto gendarmi alle costole né questurini alle calcagna.
    
    Ma di strada da fare ce n'era ancora tanta, e c'era da sbrigarsi, maledizione, che l'inverno era alle porte e si rischiava di rimanere bloccati nei pressi di Julesburg per altri tre mesi, quel tanto che bastava affinché qualche sbirro da strapazzo gli mettesse il sale sulla coda, facendo sfumare tutti i suoi piani, concludendoli magari con una bella cravatta di canapa attorno al collo.
    
    Proprio mentre era assorto in questi cupi pensieri, il capo carovaniere diede l'alt, dando l'ordine di preparare il campo per la notte che sarebbe sopraggiunta di lì a breve. Bruce ne approfittò per espletare i suoi bisogni fisiologici nella prateria che di lì a due passi si ...
    ... stendeva a perdita d'occhio. Dissellò il suo cavallo, lo fissò alla meglio a uno dei carri, e con fare noncurante si allontanò dalla carovana. Arrivato nel posto che dovette giudicare abbastanza riparato, si slacciò il pesante cinturone che raccoglieva oltre alle sue colt una buona dose di munizioni e, slacciatosi i pantaloni, si calò sui talloni cercando di concentrarsi.
    
    Fu proprio mentre era lì, sforzandosi onde liberare il suo intestino che scorse da lontano una capigliatura bruna intrecciata di piume e di perline colorate che si allontanava. Doveva appartenere certamente a una donna indiana, pensò Bruce, tant'è che aguzzando la vista scorse chiaramente altri due piccoli indiani, certamente bambini, che chiassosi le giravano attorno, e un infante, che sembrava appeso alle sue spalle per mezzo di una strana imbracatura.
    
    Non c'era tempo da perdere e l'occasione andava sfruttata: questi indiani sono dei selvaggi, e il fatto di aver trovato una delle loro donne, da sola, era una buona occasione per sfogare quegli istinti che in un mese di viaggio erano ormai alle stelle. Bruce era di maniere spicce, uso a far pesare prima gli istinti che il cervello, e non ci deve parere strano che non gli passò nemmeno per la testa il sospetto che lì vicino dovessero esserci altri indiani, e che probabilmente tra di essi ce ne dovevano essere anche di maschi, adulti, ed armati fino ai denti i quali certamente gliela avrebbero fatta pagare se solo avesse osato mettere in pratica quello ...
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