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Una strana situazione (Parte 2)
Data: 25/06/2018, Categorie: Maturo Tabù Autore: io_nascosto, Fonte: xHamster
... diedi tutto il tempo che le serviva e poi la feci distendere sul letto. I nostri visi erano uno di fronte agli altri e potevo vedere facilmente le lacrime che scendevano dai suoi occhi "pronta?" le chiesi mentre appoggiavo la cappella nella fessura e lei mi sorrise solamente "ooooooooooohhhhhhhhhhhh" urlò Luisa mentre spinsi lentamente il cazzo per tutta la sua lunghezza "grazie .........Luigi, grazie, non .... lo .......dimenticherò ......mai" disse tra una lenta spinta e l'altra. Volevo resistere il più possibile ma ahimè ero troppo eccitato per riuscirci ed allora aumentai la velocità e la forza delle spinte fino a quando non le scaricai un fiume di sborra in fica mentre i gemiti di Luisa aumentavano di intensità per terminare con delle vere e proprie urla di godimento al momento del secondo orgasmo. Rimasi disteso su di lei gustandomi l'espressione di estasi del suo viso. Mi sorrise di nuovo e stava iniziando a parlare ma non volevo rovinare il momento con parole inutili quindi le dissi "shhhh. non parlare. godiamoci questo momento" Alla fine mi spostai per non pesare troppo sul suo corpo un attimo prima che squillasse il telefono. Andai io a rispondere a questa telefonata inattesa, che peraltro risultò un mero errore di digitazione da parte dell'altro utente, e quando tornai il camera pensai che ormai il momento magico fosse terminato perchè Luisa non era più sdraiata sul letto. Ma mi sbagliavo! Infatti tornò dopo pochi secondi nuda come ...
... prima con in mano un flacone che ben conoscevo essendo il lubrificante che utilizzo con mia moglie per i rapporti anali. "Luigi, meriti un premio per quello che mi hai fatto vivere oggi. Non l'ho mai fatto ma ci proverò volentieri. Voglio sentirmi puttana fino in fondo." A sentire queste parole il cazzo si drizzò all'istante e forse la mia espressione cambiò leggermente quando parlai la vidi arrossire in volto "tranquilla Luisa! non ti tratterò per quello che vuoi essere ma che non sei! Ti tratterò invece come la mia amante, come tua figlia! Ma ci vorrà tempo e a noi questo non manca. Andremo passo passo e vedrai che ne sarai felice. anzi ne saremo felici. Ora facciamoci una doccia e dopo andremo a pranzo fuori. Al ritorno faremo il secondo tempo." Dopo essermi preparato un caffè entrai nel bagno dove Luisa cantava sotto la doccia. Mi tolsi le mutande che avevo indossato per abitudine ed entrai nella doccia. "Vuoi una mano?" le chiesi mentre prendevo la spugna Lei mi aveva sentito entrare, almeno a causa della ventata di freddo che invade sempre la doccia quando viene aperta, e mi fece segno di sì. Versai un po’ di bagnoschiuma sulla spugna e mi soffermai a lungo su quelle toniche mammelle che mi avevano ipnotizzato la sera prima per scendere poi fino ad arrivare sul pube poco peloso. Lei all'iniziò allontanò il bacino, forse per la troppa sensibilità che provava, ma poi lo spinse in avanti mugolando per il piacere. Non volevo farla godere per paura che le sue ...