La lingerie in regalo
Data: 01/07/2022,
Categorie:
Trans
Autore: porcupine, Fonte: Annunci69
... insaponandolo ben bene. Erano fiondate di picare che si riversamento come marosi. Poi mi penetrò seccamente. Lanciai un gridolino di piacere mentre lui simulò il ritmo della scopata. Mi inchinai ancora di più appoggiandomi al bordo del tavolo. Di rimando le dita diventarono due costringendo lo sfintere ad allargarsi
- ti voglio tutta
- anche io, tutto dentro di me
si fermò, sfilò le dita dal mio culo
- perché ti sei fermato?
lo sentii armeggiare
- continua ti prego
implorai
aspettavo di essere impalata, invece mi girò al fianco presentando davanti alla mia faccia il suo membro, scappellato, dal glande rosso fuoco, durissimo come il marmo di Carrara.
- E' tuo
disse
Infoiata com'ero non persi tempo, aprii la bocca e lo ingollai tutto sino alla radice. Mi avvinghiai ai suoi fianchi e lo tenni stretto in gola più che potei. Sapeva di maschio, di sesso, averlo in bocca significava esserne la padrona. Era mio, tutto per me. Lo strumento del piacere. Lui la pensò diversamente.
Mi inginocchiai per poterlo lavorare meglio
- adesso ti scopo in bocca le tue labbra come quelle di una vera fica
mi disse sottovoce. Me lo aveva insegnato cosa significava. Avere le labbra leggere sul suo cazzo, una pressione delicata come quelle della vagina. Così lui poteva scoparmi al ritmo che preferiva. Così lo sfilai per riprenderlo sul glande tenendolo solo con le labbra. Lui mi bloccò la nuca, lo guardai mentre lui iniziò lentamente ad entrare, allargai la ...
... gola sembrava non finire mai. Finalmente il mio naso era a contatto con i suoi peli pubici. Si ritrasse per poi rientrare. Cercai di tenere le labbra derrate delicatamente, ripeté l'operazione. Respiravo a fatica con il naso, lui continuò impassibile. Iniziò ad aumentare la frequenza della penetrazione. I testicoli sbattevano rumorosamente sul mento. Sotto le mie dita sentivo i suoi fasci muscolari contrarsi
- ti scopo come una cavalla
disse godendo
gli risposi spostano una mano sui suoi testicoli. Erano grossi e duri. Sbrodolavo saliva dalla bocca, mentre il pseudo clitoride bagnava il pavimento. Rallentò nella sua marcia per poi riprendere con più foga
- ti voglio annegare con la mia sborra
il suo sperma era denso, bollente, amaro, viscido, delizioso per me che ero la sua femmina. Le prime volte non volevo prenderlo poi mi convinse sborrandomi in faccia a tradimento. Percepii il godimento che derivava dal suo liquido spermatico bollente a contatto con la mia pelle, sentirlo scivolare lentamente. Fu naturale per me, schiudere le labbra e farlo entrare per raccogliere in bocca le ultime gocce di sperma. Mi piacque al punto che non volevo più lasciarlo andare. Da allora, quando potevo, mi raccomandavo di farmi assaporare il suo «liquore» afrodisiaco.
Mi stava scopando e non so che intenzioni avesse. Volevo che mi regalasse un bello schizzo e poi una cascata di sborra. Invece si fermò.
- alzati
lo feci
- adesso girati e mettiti a mo di pecora che ti ...