Vacanza e bungalow
Data: 01/07/2022,
Categorie:
Trans
Autore: 001Annie, Fonte: Annunci69
Ciao a tutti!
Questi avvenimenti sono successi circa 5 mesi dopo quelli del mio primo racconto.
A Luglio ero in vacanza con i miei genitori in un villaggetto turistico in Sardegna, organizzato con dei Bungalow.
Saremmo stati via 9 giorni, 4 dei quali i miei sarebbero stati in una brevissima crociera che io avevo volutamente rifiutato, solo per stare completamente sola qualche giorno e in un posto dove non mi conoscessero.
Li salutai velocemente a appena furono andati corsi a comprarmi un po’ di cose:
Presi un bel rossetto, due vestitini, un pantaloncino cortissimo di jeans e della biancheria intima.
Mi dedicai ai capelli: in quel periodo li avevo fino a metà collo circa, tenuti da una bandana a metà testa che me li tirava dietro e dava un look molto sportivo, quel giorno volevo provare qualcosa, così li lavai per bene e li stirai con la piastra, per poi fare una messa in piega un po’ improvvisata ma che tutto sommato non era orribile.
Ho sempre avuto la pelle liscia e da un po’ di tempo il nuoto mi da la scusa per depilarmi completamente (a parte qualcosina sulla fichetta), ma comprai la ceretta e avevo una crema per il corpo che mi rendeva la pelle morbida.
Insomma finii i preparativi che ero davvero figa.
Misi una matita un po’ pesante e feci una mèche con una tinta usa e getta, di quelle in bomboletta che appena lavate vanno via, perché nessuno mi riconoscesse accidentalmente.
Misi infradito, pantaloncini di jeans e una camicetta molto ...
... morbida che mi ero portata e decisi, accertatomi che non ci fosse nessuno proprio fuori dal mio bungalow, di uscire en femme.
Avevo controllato e ricontrollato: nulla avrebbe fatto pensare che ero un ragazzo ad un primo sguardo, tranne forse per il mio 41 di piede che pareva un po’ troppo, ma su una ragazza di quasi 1,80 con un bel culo chi ci farebbe tanto caso da dire qualcosa?
Per strada mi sentivo il cuore in gola, ma era molto che volevo farlo.
Ad un certo punto passai davanti a due ragazzi romani che stavano fumando una canna e, poco dopo averli passati, udii:
“Bel culetto quella”
E questo mi riempi di un senso di lusinga.
Ogni tanto degli occhi si posavano su di me, questo mi riempiva di gioia.
Decisi di fermarmi un bar e prendere da bere.
Finsi di aver perso la voce così da parlare piano e non far sentire un timbro poco femminile.
Ad un certo punto, mentre sono in un tavolino con un drink, passa un gruppo di ragazzi più grandi di me di qualche anno e uno di loro mi fissa gli occhi addosso con aria dubbiosa.
Sul primo momento questo mi crea del panico, ma poi vanno via.
Ordino un’altro drink e, proprio alla fine di questo, sento una voce rivolta a me
“Ehi tu”
Faccio istintivamente per alzare la testa e vedo il ragazzo di prima venire a sedersi di fianco a me.
È alto sul metro e ottantacinque, carnagione olivastra e dall’accento sembra del sud
“Come ti chiami ragazza?”
Puglia probabilmente
Che strano appellativo, ...