1. Oh cielo! mio marito è una trav (cap. 1)


    Data: 28/06/2022, Categorie: Trans Autore: Virnissima, Fonte: Annunci69

    ... andò avanti fino a quando non decisero di sposarsi.
    
    Il sesso con Alessio non era di quelli da far le capriole sotto le lenzuola, ma era comunque appagante. Era dolcissimo e sempre attento ai bisogni di lei. La riempiva di baci, prima, durante e dopo e nonostante la sua dotazione era appena nella norma, era in grado di farle provare piacere grazie all’amore che metteva in tutto ciò che faceva. Anche nelle faccende di casa era molto disponibile. Raffaella rientrava da lavoro ben oltre l’orario a cui tornava Alessio. Quanto tornava a casa quasi sempre trovava il letto rifatto, la cucina, le camere e i pavimenti puliti e qualche volta anche i panni stirati. Insomma era un marito perfetto.
    
    Tutte queste cose non collimavano con la figura del marito traditore. Loro si amavano e lei non riusciva a dare una spiegazione del perché lui avesse avuto la necessità di trovare un’altra donna. Inoltre, per quanto ci pensasse, non riusciva a scorgere, nei comportamenti del marito, la benché minima traccia di una eventuale infedeltà. Era pur vero che rincasava dopo lui, ma le faccende domestiche in cui era impegnato era certa occupassero tutto il suo tempo. Inoltre, a parte la sua passione per il ciclismo, a cui dedicava un’oretta due o tre volte a settimana, non usciva mai da solo e tutti gli altri impegni li vedevano sempre insieme.
    
    “Forse è proprio quando esce in bici che si ritaglia il tempo per degli incontri clandestini” si disse. Iniziò a frugare fra le sue cose e arrivò ...
    ... persino a controllare il suo cellulare per vedere se vi erano chiamate o messaggi “sospetti”. Nulla, non aveva neppure un pin di sicurezza per l’accesso al telefono. Per un attimo si sentì in colpa. Il loro rapporto era sempre stato basato sulla fiducia reciproca ma quegli slip nel suo cassetto continuavano a roderle come un tarlo nella testa. Un sabato mattina in cui Alessio prese la bici per fare il solito giro, decise di seguirlo. Mentre indossava il completino da ciclista, gli disse che sarebbe scesa un attimo al supermercato di fronte casa e, una volta in macchina, lo seguì a debita distanza. Per un lungo tratto la cosa fu alquanto semplice, anzi le venne quasi da ridere e le fece tenerezza il suo corpo esile che arrancava su quei pedali nel suo lento incedere. Poi, però, si infilò nella stretta pista ciclabile che conduceva al parco, a cui lei non poteva accedere, e ne perse le tracce.
    
    Tornò a casa sconfortata e il cuore le pulsava forte in petto in attesa del suo ritorno. Quell’ora scarsa le sembrò un’eternità e l’immagine di lui disteso tra le cosce oscenamente aperte di un’altra donna la tormentava. Si sentì anche infastidita dal bacio sulla guancia che lui le diede al suo ritorno e in quel frangente provò anche ad annusarlo al fine di percepire un qualche profumo di donna che poteva essergli rimasto addosso. Ancora una volta nulla, solo l’odore acre del suo sudore. Quasi in lacrime corse in camera mentre lui faceva la doccia, aprì il cassetto, spostò il suo contenuto ...