1. La sauna a tre


    Data: 15/01/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: everyoung, Fonte: RaccontiMilu

    ... mentre stringo ed allargo le cosce. Vengo distolta dalla voce di Gerry che mi si è avvicinato e mi sussurra ‘bella bestia, vero? Mi pare che tua sia interessata, puoi anche verificarne la consistenza e la lunghezza!!’. Francesco, sempre mollemente allungato sulla panca, toglie con un rapido movimento l’asciugamano e la ‘bestia’ mi si mostra in tutta la sua potenza: è un cazzo di circa 25 cm, con diametro pari a quello di un polso (18-20 cm), sormontato da una cappella che sembra una pesca, dal suo meato spunta una grossa goccia di liquido pre-spermatico. Gerry dietro di me mi incita ‘su, non aver paura, toccalo, stringilo’ Come in sogno, vedo me stessa che si inginocchia, impugna con due mani quello scettro, avvicina il volto alla cappella, apre la bocca e raccoglie con la lingua quel nettare che ricopre il meato. ‘Brava, così, fattelo entrare in bocca, vedrai ti farà godere’ così Francesco mi si rivolge mentre da dietro Gerry spinge delicatamente la mia testa ancora più in basso. Dimentico ogni remora, voglio quel cazzo, lo voglio dentro di me, voglio sentirmi sfondare, violentare, voglio sentirmi troia. Apro la bocca, passo con la lingua su quella splendida cappella, ne gusto la dura ma liscia superficie: seta, velluto e scivolosità. Non è necessario che Gerry spinga la mia testa in basso o che Francesco me la forzi, sempre impugnando il cazzo a due mani apro ancor più la bocca e comincio a scendere. Vinco dei cenni di conato (il cazzo è veramente lungo) e continuo, ...
    ... continuo a scendere finche’ il mio naso si appoggia sul pube di Francesco. ‘Brava, brava Carlotta, lo sapevo che il cazzo ti piace ma non immaginavo che saresti riuscita ad inghiottirlo tutto. Sei proprio una troia, ti faremo godere, continua, continua così.’ Anziché’ sentirmi ferita per essere stata chiamata troia, mi sento ancor più eccitata, la mia fica cola tutto il suo liquore in attesa che qualcuno si prenda cura di lei; ciò che ora mi interessa e’ il suo cazzo: lo sento duro e caldo in bocca ed in gola, mi muovo in su e in giù lavorando con la lingua per dare il massimo del piacere a Francesco che, finalmente, si risveglia dal suo torpore: comincia ad ansimare e le sue mani, dietro la mia testa, mi tirano in basso mentre il suo bacino si alza. Mi piacerebbe avere uno specchio per guardarmi: mi immagino: inginocchiata tra le gambe di un uomo, con uno splendido cazzo piantato in bocca, la testa che si muove avanti e indietro, fili di saliva e di liquido d’amore che pendono dalle mie labbra. Dietro di me le mani di Gerry velocemente sganciano il reggiseno e sfilano, aiutate dai miei contorcimenti, le mutandine inzuppate dei miei liquidi. Ora si appoggiano sulle mie chiappe e con decisione le divaricano, una lingua calda e rasposa si appoggia sul mio forellino bruno, tenta di forzarlo, scende sotto dove passa e ripassa suggendo il mio liquore. Stacco per un momento la bocca dal cazzo e gemo: ‘mi fate morire ma continuate, non fermatevi voglio essere montata, fatemi sentire ...