La sauna a tre
Data: 15/01/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: everyoung, Fonte: RaccontiMilu
La mia amica Anna mi ha invitato a passare un pomeriggio in sua compagnia, nella sua bella villa fuori città. Naturalmente ho accettato il suo invito: è un po’ che non ci vediamo e, tornate dalle vacanze, avremo modo di raccontarci un sacco di cose. Arrivo, parcheggio l’auto e suono; mi viene ad aprire il cameriere filippino che mi ha accolto altre volte e che mi dice ‘Signora Anna è fuori, arriva tra una ora. Tu puoi fare sauna in sua attesa’. Non sono di certo contrariata: fa ancora caldo e l’idea di una sauna tonificante non mi dispiace affatto. Entro in casa e mi dirigo verso la palestra, al fondo della quale si trova il locale della sauna. Mi svesto velocemente, rimanendo in slip e reggiseno, e mi infilo nella sauna. Il locale è saturo di vapore e si vede pochissimo ma dopo essermi abituata riesco a scorgere due figure semi allungate sulla panca di fondo. Aguzzo lo sguardo e riconosco Francesco, il compagno di Anna, e Gerry, l’amico inseparabile, quello con cui Francesco ama fare viaggi (alla caccia di qualche nuova e giovane amica). Mi avvicino a loro e li saluto con un bacio sulla guancia: sono nudi, coperti solamente da un piccolo asciugamano che nasconde, a malapena, il sesso. Non è la prima volta che mi trovo a far la sauna con loro, tuttavia oggi è diverso: non c’è Anna, sono sola con loro e questa situazione, devo dire, mi mette a disagio ma, al tempo stesso mi eccita. Loro sono, come al solito, scherzosi e mi rivolgono, come sempre, dei complimenti poi Francesco ...
... mi dice ‘non ti vedo molto bene, perché non ti avvicini un po’?’. Non mi faccio ripetere l’invito, mi avvicino a Francesco e mi fermo davanti a lui. Mi viene spontaneo, essendo io in piedi e lui allungato sulla panca, abbassare lo sguardo che viene calamitato da ciò che il piccolo asciugamano non riesce a nascondere. Vedo la forma di un lungo membro la cui cappella fuoriesce dal bordo dell’asciugamano. Dopo un attimo di smarrimento, fugato da un sorriso di Francesco, mi ritrovo a pensare ‘Che cazzo enorme, Anna aveva ragione’. In effetti Anna, nelle occasioni in cui ci siamo scambiate delle confidenze intime, mi aveva detto che il suo uomo aveva un cazzo ‘magico’: quando una donna lo vedeva ne rimaneva incantata e non riusciva a sottrarsi all’attacco di quel pezzo di carne lungo, duro, caldo e soprattutto instancabile. Rimango lì, imbambolata, a fissare quella forma che si intravede, obliqua, sotto la leggera stoffa dell’asciugamano; non riesco a pensare ad altro e sento che la mia micia si sta inumidendo. Immagini sfocate appaiono e scompaiono nel mio cervello: io china, a bocca aperta, con la lingua su quella cappella appena intravista, Gerry dietro di me mentre strofina il suo membro tra le mie chiappe, schizzi bianchi sui miei seni, Francesco che me li lecca e li succhia. Oddio, cosa mi capita? Francesco è l’uomo della mia migliore amica, non posso pensare ad una cosa del genere. Ma lì in mezzo alle gambe, mi sento sempre più umida, non stacco gli occhi dall’asciugamano ...