La cucina
Data: 25/06/2022,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: LILLO, Fonte: EroticiRacconti
Sono l'amante di un uomo, molto più giovane di mè, mi ha conquistata con la sua simpatia, e gentilezza, e poi devo dire che è ben dotato, l'ho conosciuto in rete, in uno dei soliti siti, io mi proponevo come trav pompinara, e passeggiatrice.
Io amo passeggiare per Arona di sera, sola o in compagnia, indossare il reggicalze, le calze sotto la gonna mi eccita, ondeggiare sui tacchi, mi manda in visibilio, e così, una sera ci siamo incontrati.
Io ho sessantadue anni, lui quarantacinque, carino, non alto, ben messo, e così, a braccetto, ci siamo trovati in un posticino tranquillo, era martedì sera verso le 11, poca gente, così, mi sono inginocchiata, e mi sono fatta scivolare in bocca il suo caldo cazzone.
Era pulito e profumato, me lo sono gustato, e così, un po' per l'eccitazione, un po' per la paura di essere scoperti, in pochi minuti, mauro, mi è venuto in bocca.
Ho gustato il suo caldo sperma, leccandogli per bene le ultime gocce dalla cappella, e poi siamo andati in auto.
Così è iniziata la nostra relazione, lui è sposato, la moglie è una donna stupenda, fisico da modella, ma non ha la marcia in più che ho io, me ne sono accorta quasi subito, così, gli ho permesso cose che solo con mè poteva fare.
E così, ad ogni nuovo gioco, io mi dimostravo partecipe, così, iniziammo a frequentare coppie, dove io finivo al centro dell'attenzione, per poi passare ad avere più maschi nel letto, e soddisfarli tutti.
Mi ha fatta prostituire in motel con sconosciuti, e io ...
... di buon grado accettavo, pur di averlo vicino e vederlo felice.
Ha organizzato un finto matrimonio, dove io ero in bianco, e poi, al pranzo di nozze, mi sono spompinata tutti i presenti, una quindicina, e poi siamo partiti per il viaggio di nozze dieci giorni in Sardegna, in un residens, mezzo vuoto, e dove sono stata en femme tutto il tempo, chiaramente si vedeva che ero una trav, ma ero felice.
Lì una sera Marco organizza una cena con dei maschi presenti in hotel, cinque per la precisione, con il quoco, un Sardo molto maschio, due metri per 130 kili, io sono la sola donna.
Mi presento in reggicalze calze taccchi del dieci, e un vestitino di tulle tutta in nero, truccata pesantemente, e labbra rosse, mi fanno i complimenti, e iniziano a fare pesanti apprezzamenti, e a metà cena, arriva il quoco, porta in sala una griglia elettrica, e al fianco una trentina di wuster, molto grossi di diametro, una seri di scodelline, con assortite cremine, e poi sistema un tavolino al lato.
Mio marito, mi accompagna al tavolino, sistema dei cuscini, mi fà accomodare, mi solleva il vestito, mi lega le gambe al tavolo, molto largh, e le mani, poi mi bacia, non capisco, a accetto tutto pur di vederlo felice.
Il cuoco inizia a scaldare il wuster, poi arriva il primo commensale, lo prende caldo, sceglie la terrina, lo immerge e poi me lo infila in culo, tutto fino in fondo, lo spinge, e scompare nel mio intestino, poi, mi afferra il cazzo, mette la bocca al mio ano, e io lo espello, ...