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Sexy Squid Game-Gioco 5. Il gioco della bottiglia
Data: 24/06/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Etero Autore: Acchiappasogni, Fonte: RaccontiMilu
... umori sul pavimento dovrai pulirli con le tettone!”. Alle parole di Jasmine calò il silenzio, ma in fondo anche quello sbalordimento era una stupida finzione: era chiaro che prima o poi qualcuna avesse trovato il coraggio di fare sul serio, tentando la volata. Chiara seguì attentamente i movimenti di Martina che si preparava alla spazzata, si spogliava, si metteva carponi e consegnava il guinzaglio a Jasmine. Oh, avrebbe tanto voluto aiutarla: magari con il seno poco abbondante che si trovava avrebbe usato la lingua. Comunque sarebbe arrivato anche il suo turno. La donna iniziò a tirare Martina per il collare, dovette accendere l’ovetto un paio di volte prima che si decidesse a seguire perfettamente l’andatura della sua padrona. Era uno spettacolo vedere il culetto e il sesso esposti che sembravano di tanto in tanto scodinzolare alle vibrazioni, tanto che i maschietti sebbene avessero tutti sborrato più volte cercavano di alzare la testa per sbirciare l’eccitante scena (il cazzo sempre barzotto a causa delle pillola blu). Ogni volta che Jasmine fermava il proprio passo indicando una macchia di sporco oppure una palla di polvere la ragazza piegava il busto e aiutandosi con le mani strusciava i seni a terra. Decideva la padrona quando era il momento di proseguire. Aveva deciso che avrebbe attivato l’ovetto ora anche in segno di gratitudine per il fine lavoro svolto, a Martina non conveniva protestare e inoltre quelle piacevoli vibrazioni nella vagina la ripagavano ...
... davvero del senso di disgusto perché il seno era diventato appiccicoso e ricoperto da uno strato di polvere. Gli umori che secerneva per la gravità raggiunsero presto il pavimento e ovviamente toccava a lei ripulire: cosa che capitò sempre più spesso in quanto già a metà sala le ginocchia e le mani avevano preso a farle male influenzando così l’andatura e provocando di conseguenza altre vibrazioni; una più intensa fu costretta a subirla dopo il primo orgasmo e si sentì bruciare. Quando arrivò a coprire tutta la sala e Jasmine le tolse il collare si gettò a terra su un fianco, senza rivestirsi, distrutta. La rossa aveva senza dubbio imposto al gioco della bottiglia un nuovo ritmo. Gli obblighi divennero più severi innescando logiche vendette e contro-vendette. Martina obbligò Jasmine a farsi entrare un pugno nella fica, Erika obbligò Alice a leccare il piscio e la sborra finiti sulla pancia dei ragazzi legati, Alice costrinse Erika a succhiare l’alluce del piede a Jonnhy e così via. Certamente si saranno divertiti un mondo i game master nel vedere il loro intento realizzarsi: trasformare le giocatrici in feroci gladiatori che per guadagnarsi la libertà sono disposti a tagliare la gola a un loro pari. Arrivò finalmente il turno di Chiara di pagare pegno. Per fortuna toccava a Jasmine, il gladiatore più feroce, scegliere. Così parlò: “Sai, ho notato che sei una troietta vogliosa. Quando il tuo partner e le guardie ti hanno maciullata hai goduto più di tutte e ogni umiliazione ...