1. Eneide Postmoderno – Dell’errare degli esuli e delle loro vicende


    Data: 24/06/2022, Categorie: Erotici Racconti, Etero Lesbo Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    ... tempo. Quando arrivò alla sua vulva, l’imbarazzo era ormai scomparso. Restava solo la brama, il desiderio, la libido sfrenata.-Assaggia il mio nettare…-, supplicò Cthea, intenta a carezzare la vulva di Asclepia.La donna s’immerse tra le cosce della guerriera, leccando, esplorando.-Piano…-, sussurrò l’Apotecaria quando un dito di Cthea le entrò dentro pianissimo.-Sei vergine.-, sussurrò appena Cthea, stupita e gemente a causa del dito della sua partener che la penetrava piano. Asclepia mormorò un assenso.-Farà male.-, avvisò Cthea, -Ma va fatto. E voglio essere io a farti mia.-.-Fammi tua…-, sussurò sognante la donna. Sentì il dolore e il piacere. Il dito affondò sino in fondo in lei, regalandole il godimento più totale. Proprio in quel momento, sotto le sue carezze e la sua lingua, anche Cthea godette.Rimasero immobili, scosse dal vento del piacere, finché l’amazzone non osò parlare.-Da adesso ci apparteniamo, Asclepia di Licanes. Io tua e tu mia sino alla morte.-, sussurrò.-E anche oltre.-, disse Asclepia cercando la bocca della guerriera e baciandola.Ricominciarono presto a darsi piacere, mai sazie, sino ad addormentarsi l’una nelle braccia dell’altra, spossate dagli ...
    ... orgasmi. Cthea lasciò il Sanitarium il giorno seguente.Non lasciò mai più la vita di Asclepia di Licanes.
    
    Fu dopo altre tre settimane di viaggio che Janus la vide.Le scorte di cibo erano ormai quasi esaurite e il dubbio si era impadronito di molti degli esuli.Ma mai come allora, la sua vista fu sì lieta!Terra. Ma non solo. Sentì, percepì che il loro errare era finalmente concluso.Maghera lo raggiunse a prua, il viso lieto nonostante nessuna gravidanza fosse giunta a dispetto dei loro accoppiamenti. Come se gli déi non intendessero permettere, perlomeno non ancora, l’arrivo di un discendente per la loro unione.Osservando quella terra, Janus capì, intuì che quella era la terra loro promessa, quella per cui tanto aveva lottato e condotto i suoi compagni di sventura e le guerriere del Kelreas a unirsi in una sola stirpe, sorretti dal sogno di un destino comune attraverso quell’indicibile ordalia.-È quella. È la terra promessaci!-, esclamò Janus.-È quella?-, chiese Maghera.-Sì! È lei!-, esclamò l’Esule, lacrime di gioia che straripavano, scendendo sul viso e abbracciando l’amazzone, -È lei, amore mio! Siamo arrivati!-.Il suo grido fu ripreso e, lentamente, la galea guadagnò la spiaggia. 
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