I miei due zii - Capitolo 5
Data: 24/06/2022,
Categorie:
Anale
Masturbazione
Gay / Bisex
Autore: aramis45, Fonte: xHamster
Uscii e lasciai mio zio a parlare con mia madre. Quando ritornai se ne era andato e la mamma disse che lui era molto felice per come mi ero comportato e che se volevo avrei potuto andare di nuovo a trovarlo.
Ma ora io non ne ero così sicuro. Volevo veramente passare ancora una notte con lui?
La settimana seguente non fu facile per me. Non ero deciso a vedere di nuovo mio zio ricordando il suo grosso cazzo e quanto mi aveva fatto male quando mi aveva inculato. Comunque stranamente e anche se non volevo ammetterlo, io volevo dannatamente succhiare il suo cazzo. Sapevo tuttavia che se fossi andato a trovarlo lui non mi avrebbe permesso solo quello, mi avrebbe anche fottuto. Non si fece vivo e mia madre disse che era tipico per lui: “Non lo vedevamo da anni ed ora è scomparso di nuovo! Dimenticalo.”
Non potevo credere che fosse scomparso come lei diceva e non potevo dimenticarlo. Mi svegliavo di mattina con un’erezione, mi carezzavo l’uccello e mi digitavo il buco desiderando che fosse lui, finché il carico mattutino veniva sparato fuori dal mio cazzo. La sera andavo a letto desiderando di essere al suo fianco, immaginavo di succhiare il suo grosso pene mentre mi facevo una sega, sentivo il mio buco stringersi intorno al dito che ci avevo dentro ed il mio sperma fluiva. Zio Giovanni era via per le vacanze così non potevo andare a trovarlo ed ogni giorno che passava volevo un cazzo di uomo più del giorno precedente. Passò una settimana e decisi che sarei andato a casa ...
... di zio Berto per vedere se c’era.
Era pomeriggio, dissi a mia madre che andavo a casa di un amico, che sarei ritornato tardi e lei disse: “OK. Ma non troppo tardi” Erano solamente le sei, presi la bicicletta, quando arrivai bussai alla porta dello zio ed aspettai. Bussai di nuovo ma non ci fu ancora risposta, uscì una vicina e mi chiese chi cercavo. “Mio zio Berto” dissi, lei mi guardò stranamente e disse: “Tuo zio? Beh penso che adesso sia al lavoro e tornerà a casa tardi.” E prima che potessi dire qualche cosa chiuse la porta e scomparve!
Non avevo idea di quando sarebbe tornato, non l’aveva detto, così andai con la bicicletta in un parco vicino, deciso ad aspettare e poi tornare a cercarlo. Girellai un po’ e notai che c'erano degli uomini che andavano nel cesso del parco, uscivano dopo un po’ e poi rientravano. Rimasi lì a guardare ed uno di loro mi osservò, sorrise ed accennò col capo in direzione del bagno. Appoggiai la bicicletta contro un albero ed entrai.
C'erano tre uomini di fronte agli orinali e quello che aveva accennato col capo indicò lo spazio vicino a lui, io alzai la gamba dei pantaloncini per tirar fuori il mio cazzo e pisciare. Mentre lo facevo sentii che l'uomo si era mosso un po’ e quando lo guardai i miei occhi scesero alla sua mano che stava tenendo il cazzo. Gli occhi dovettero spalancarsi quando vidi che aveva cazzo e palle fuori dei pantaloni e se lo stava carezzando per renderlo più duro! Mi si avvicinò un po’ e quando tirò indietro il ...