1. Io e mia sorella – prima il dovere e poi il piacere (v)


    Data: 22/06/2022, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: pollicino, Fonte: Annunci69

    1. Premessa.
    
    Come ricorderete, mia sorella, presentandomi Adele – la commessa del sexy shop – a casa sua mi disse:
    
    - “Questo è il mio regalino per te…”.
    
    Ebbene, ora la porcellina era stata tutta depilata, e Giorgia era uscita dalla stanza portando via con se tutta l’attrezzatura che era servita per l’operazione: eravamo rimasti, quindi, faccia a faccia, io e Adele…
    
    2. Il regalo più bello.
    
    Nel frattempo, Adele si era collocata al centro del letto, e con il busto eretto, a voler rompere il ghiaccio, mi disse:
    
    - “Devo farti due volte i complimenti… per due motivi… anzitutto per come mi hai rasato la farfallina”…
    
    Ci fu un nuovo silenzio… credo che lo avesse “creato” lei appositamente, ed io ci cascai… le chiesi, maliziosamente:
    
    - “E l’altro motivo?”
    
    Mi guardò fisso, e dopo un altro lungo silenzio, disse:
    
    - “Per quello che hai in mezzo alle gambe! Peccato che tua sorella mi ha avvertito che non devo farci nessun pensiero serio, che è tutto suo…”.
    
    Lo disse con un incredibile sorrisino che mi chiamava alla disobbedienza… e lo accompagnò con un gesto che non dimenticherò mai: quasi pigramente, spalancò e richiuse le cosce, come a mostrarmi la “cosa” che lei metteva sul piatto…
    
    Fu allora che abbandonai ogni indecisione; gattonando come un bebè, mi avvicinai e mi sistemai al suo fianco… la baciai, e lei mi piazzò tutta la lingua dentro la bocca… mi prese la mano e me la adagiò aperta a coprire la sua enorme tetta (una quinta piena e ...
    ... naturalissima)…
    
    Incoraggiato dal suo gesto, cominciai a stringerla per saggiarne delicatamente la consistenza, mentre con il pollice iniziai a girare attorno al capezzolo carnoso e ben pronunciato, che grazie ai miei massaggi si indurì sempre di più…
    
    La sentii ansimare, e strinsi ancora di più la tetta…
    
    Passai poi, di mia iniziativa, all’altra mammella, ripetendo lo stesso giochino…
    
    Lei, inarcò la schiena, ed io ne approfittai per metterle la mia mano nel solco della spina dorsale e scendere giù fino a trovare la spacca tra le chiappe…
    
    Sentii il glande pulsare furiosamente, schiacciato sulla sua coscia… ma prima che potei realizzare il da farsi, Adele si svincolò, sgusciò via dalla mia presa come un’anguilla, e me la trovai tra le gambe…
    
    Afferrò il mio cazzo (che si era ricoperto) con quanta forza aveva, con qualche difficoltà me lo scappellò di nuovo (la cappella ingrossata rendeva difficoltoso abbassare il prepuzio), e infine lo ingoiò fino ad andare a sbattere con le gote sui miei testicoli…
    
    Iniziò a farmi un bocchino meraviglioso, che nemmeno mia sorella era mai stata capace di farmi… non so quanto durò, ma a me parve un’eternità, tanto stavo bene…
    
    Si fermò al momento giusto, non facendomi venire… Lo cacciò fuori dalla bocca, con tutte e cinque dita della mano aperta mi diede una leggera spinta all’indietro facendomi mettere supino, mi saltò sopra e se lo infilò dentro iniziando un formidabile smorzacandela…
    
    Siccome eravamo faccia a faccia, potevo al contempo ...
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