2 botte a Capodanno di Giovanna Esse
Data: 16/06/2022,
Categorie:
Anale
Prime Esperienze
Autore: giessestory, Fonte: xHamster
... sotto i seni. Accovacciata davanti al suo cazzo venni irrorata da fiotti di sperma bollenti, che mi flagellavano i seni, le labbra, il volto; goccioloni biancastri mi arrivarono persino tra i capelli arruffati dal sesso.
Tornai in macchina sconvolta e sfinita. Ancora una volta la carta igienica risultò provvidenziale.
Non parlammo. Non dicemmo una parola… eravamo più estranei che mai, adesso. Dopo il fattaccio.
Ora che ero tornata in me mi pentii di quanto ero stata disponibile, di quanto ero stata zoccola. Mi sentii sporca nei confronti del mio “amore”: quello che doveva essere il coronamento erotico del nostro giovane amore platonico si era trasformato in una vera porcata… e non potevo certo incolpare solo il fratello maggiore, per quanto si fosse comportato come una merda. Io ero complice… e me l’ero goduta tutta, dovevo ammetterlo. Persino peccare in quel modo insano mi aveva provocato scosse di piacere.
Qualche istante dopo il mio lui tornò. Era silenzioso; non sapevo se avesse visto qualcosa; magari aveva solo capito.
Passai dietro, sul sedile. In silenzio l’altro mise in moto e andammo via lentamente dal Bosco.
Ero spossata, dispiaciuta e confusa. Il rollio della macchina sull’acciottolato e il tepore del riscaldamento mi fecero assopire per qualche istante, sul comodo sedile posteriore.
Arrivati nel nostro quartiere aprii immediatamente gli occhi, non avevo veramente dormito. Adesso non desideravo altro che correre a casa e chiudermi in camera ...
... mia.
Il fratello discese e si allontanò in fretta, Gianni, invece era girato verso di me e mi fissava in maniera strana. Non sembrava più il ragazzino per il quale avevo perso letteralmente la testa; ora mi fissava con sguardo adulto, quasi cattivo.
Poi, con freddezza, mi disse:
«Guarda che sei sporca… lì!» lo disse con chiarezza, senza emozione… ma io arrossii pur non comprendendo subito, infatti mi passai la mano nei capelli e sulla maglietta, istintivamente.
Non trovai tracce di bagnato… poi intuii e abbassai lo sguardo.
Da sgualdrina quale ero diventata in quelle poche ore, ora non stavo più nemmeno attenta a chiudere le cosce. Mentre sonnecchiavo la mini era salita su, molto su, lasciando esposta la mutandina… sulla parte centrale, quella tra le cosce, c’era una grossa macchia rossa di sangue fresco. Saltai indietro per aggiustarmi, per coprire il misfatto… ma inutilmente: Gianni era già andato via e, da quella mattinata assurda, non lo rividi mai più.
*****
«Signurì, bentornata!» mi gridò dietro il portiere, che mi conosceva da bambina «Mado’ e come site cresciuta, comme ve site fatta bella…» nonostante fosse vecchio guardò con bramosia le mie cosce troppo scoperte per quell’ora del mattino. «E o’ Veglione? Com’è andato? Ve site diverita? Avete sparato?»
Sorrisi impacciata per cortesia, mi allontanai mentre dicevo, più che altro a me stessa:
«Si.. solo due “botte” ma molto forti… per cominciare bene l’anno nuovo!»
© - Giovanna Esse 2018 ...