1. Una nuova conoscenza


    Data: 24/06/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Roby1966x, Fonte: EroticiRacconti

    ... mostrando chiaramente che non porta biancheria intima.
    
    Mi avvicino da dietro e le infilo una mano in mezzo alle gambe, trovandola già umida. Le passo la mano avanti e indietro un po' di volte poi le infilo due dita nella figa. Mugolando allarga le gambe per farmi lavorare meglio.
    
    Finito di sistemare le stoviglie la faccio spostare verso il tavolo. Giro due sedie la faccio inginocchiare con un ginocchio su ciascuna sedia e appoggiare le mani sul tavolo.
    
    Mi tuffo tra le sue chiappe. Mentre lecco il suo culo le infilo due dita in figa. Sta sbrodolando. Prendo un po' di quegli umori e li passo sul buco del culo che inizio a massaggiare per bene. Coordinandomi con le pulsazioni le infilo un dito in culo facendola lamentare. Mi confessò che non lo aveva mai preso dietro. Quindi con calma cominciai a lavorarglielo per bene leccando e muovendo il dito in senso circolare attorno al buchino che poco dopo ne aveva due al suo interno. Continuando il massaggio facevo in modo che il culo si rilassasse. Per procedere quasi senza che lei si accorgesse di quello che facevo.
    
    Oramai tre dita entravano e uscivano dall’orifizio anale in sincronia con il movimento dell’altra mano sulla sua figa, esse si spingevano su fino in fondo poi scendevano vicino all’imboccatura e poi di nuovo dentro. Ad un certo punto la sua figa grondava liquidi e le sue gambe tremavano vistosamente e allora tolsi la mano dalla figa e lasciai che fossero le dita nel culo a dare il ritmo all’orgasmo che la ...
    ... stava assalendo. Cominciò ad urlare di piacere. Poi mi fermai con le tre dita ben piantate nel suo culo. Rimanendo così fino al rilassamento totale.
    
    Le dilato le chiappe e bacio completamente il suo buchino succhiandolo violentemente quasi a volerlo inghiottire. Le faccio sentire la lingua farsi strada prepotentemente tra le pieghe della pelle distendendola con ampie leccate.
    
    Francesca cominciò ad ansimare, desiderosa di abbandonarsi al precipizio dei sensi.
    
    “Stai tranquilla e non ti farò male!” le dico.
    
    Usando i liquidi di cui era pregna la sua figa per lubrificare il culo le provocavo sensazioni mai provate.
    
    Francesca provava un po’ di fastidio per la oramai consolidata violazione (aveva tre dita costantemente infilate dentro) ma anche coglieva le ondate di sensazioni che come scariche elettriche partivano dal suo culo e salivano al cervello fino creare un corto circuito di sensazioni.
    
    Capisco che è pronta, con una mano allargo le chiappe e con l’altra punto l’uccello alle porte della piccola caverna del piacere.
    
    “Ora io sto qua fino a che non pensi di volerlo provare. Stai tranquilla e rilassata. Quando te la senti spingi, d’accordo.” Le dico
    
    Francesca prima aspetta che le contrazioni del suo ano si calmino, poi con un profondo respiro, cerca di rilassare i muscoli e spinge in fuori. La mia cappella percorre pochi centimetri fino a violare l’anello sfinterico interno.
    
    “E’ diverso dalle dita” dice.
    
    Ma poi con un altro profondo respiro e un’altra ...