1. Don Calogero – epilogo


    Data: 10/06/2022, Categorie: Racconti Erotici, Etero Tradimenti Autore: enea, Fonte: RaccontiMilu

    ... prime gocce di quel miele prezioso, la lingua del parroco cominciò a cercare la fonte di quel rivolo, percorrendo al contrario la strada che quella goccia aveva fatto. Arrivò a lambire le grandi labbra della ragazza, causandole lungo gemito di piacere. Poi cominciò a percorrere il sesso per tutta la sua lunghezza, facendosi strada successivamente tra le pieghe della pelle. Le ondate di piacere nel corpo di Anna si moltiplicarono. La ragazza iniziò a emettere dei lunghi lamenti interrotti da brevi intervalli per riprendere fiato mentre Don Calogero scavava con la sua lingua tra le grandi labbra assaporando il miele dolcissimo prodotto dal sesso di Anna. Quando finalmente le labbra di Don Calogero si posarono sul clitoride della ragazza per succhiarlo, Anna si sentì venir meno dal piacere. Un improvviso orgasmo la scosse da capo a piedi facendola tremare. Don Calogero non attese che la ragazza si riprendesse da quell’improvviso tremore ma continuò imperterrito a succhiare e successivamente a leccare gli umori copiosi che il sesso di Anna produceva.
    
    Nel frattempo Anna, ripresasi, aveva inizato nuovamente a viaggiare verso un nuovo orgasmo.
    
    Arrivò improvviso come il primo, incontrollabile, intenso e devastante. Anna cominciò nuovamente a tremare mentre tentava di portare una mano sul capo del parroco nel vano tentativo di fermarlo. Seguirono degli istanti di semi incoscenza della ragazza, dopo i quali Anna, con fare deciso, sollevò tra le sue mani la testa del parroco e ...
    ... gli sussurrò disperata: “Baciami!” Don Calogero decise di spostare la sua attenzione sulla bocca della ragazza iniziando da un rivolo di bava che le era comparso in un angolo. Non ebbe il tempo di poggiare le labbra sulla pelle della ragazza che Anna, con fare deciso, tornò ad incollare la sua bocca a quella del parroco.
    
    L’ennesimo bacio appassionato.
    
    Il corpo di Anna sotto quello di Don Calogero nel frattempo si era fatto sempre più irrequieto: le mani della ragazza dapprima intente a carezzare ogni angolo della pelle del parroco adesso erano alla ricerca della sua erezione tra le gambe. Don Calogero lo capì e si scostò quel poco da permettere alla ragazza di guidare dentro di se il suo enorme pene. Il piacere di quella prima penetrazione che invase entrambi impedì loro di proseguire il bacio. I due si staccarono, reclinarono indietro la testa e ad occhi chiusi si lasciarono trascinare dal piacere di quella lenta penetrazione. Poi, assetati di piacere sempre più intenso, cominciarono a muoversi in modo sempre più frenetico, dando vita ad un amplesso via via sempre più focoso.
    
    I due corpi si muovevano all’unisono, alle spinte di Don Calogero corrispondevano quelle di Anna che finalmente coronava uno dei suoi sogni più reconditi e inconfessabili. Cavalcarono diretti verso l’apice del piacere: Anna fu la prima a raggiungere l’orgasmo. Don Calogero, un’attimo prima di venire, ebbe quel barlume di lucidità che lo spinse uscire fuori dalla ragazza appena in tempo. Caldi e ...