Io, mia moglie e i Trans
Data: 09/06/2022,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Sesso di Gruppo
Trans
Autore: antonio-fusco, Fonte: xHamster
... lentamente la misi in bocca, stringendo le labbra sul metallo lucido prima di farlo uscire, feci balenare in ultimo la punta della lingua e mi leccai le labbra.
Concessi un ultimo regalo prima di andarmene, schiusi di poco le gambe mostrando la fichetta.
Li vidi deglutire e affannarsi a coprirsi.
Mi alzai e feci un occhiolino agli avventori che avevano goduto del mio spettacolino.
Proseguii la passeggiata, sentendomi osservata ed eccitata.
Lasciai il centro e percorsi il parco, m’inoltrai nelle zone più defilate, oltre le aree dei giochi.
Trovai una panchina isolata, protetta su tre lati da siepi di oleandro, l’unico sentiero era al mio fianco.
Ero sola.
Passai le dita sulle cosce e alzai il vestito quel che bastava per toccarmi.
Aprii le gambe.
L’aria investì la mia fica aperta, facendomi bagnare di più.
Introdussi due dita e le mossi avanti e indietro, passandole poi sul clitoride.
Essere vista.
Essere scoperta.
Questi rischi aumentavano in maniera esponenziale l’eccitazione.
La fica era fradicia.
Mi penetrai con le dita, sempre più forte, mentre l’altra mano stuzzicava il clitoride gonfio.
Venni quasi subito, trattenendo a malapena i gemiti.
Non ero ancora sazia, così decisi di continuare.
Ormai avevo la fica in bella mostra, le gambe completamente aperte.
Dopo qualche minuto sentii un gemito soffocato provenire dalla mia sinistra.
Voltai brusca il capo.
Un signore biondo sulla sessantina ricambiava il ...
... mio sguardo.
O meglio, aveva lo sguardo puntato fra le mie cosce.
Iniziò a balbettare qualcosa in tedesco.
Non parlai.
Le parole avrebbero rovinato tutto.
Con gli occhi lo invitai ad avvicinarsi per osservare meglio.
Stupito abbandonò il nascondiglio offerto dai cespugli.
Aveva ancora i pantaloni slacciati, l’uccello gonfio usciva parzialmente dagli slip bianchi.
Con un cenno della testa lo spronai ad abbassarli, liberando così il cazzo duro ed eretto.
Era ben messo, sebbene fosse anziano.
L’ardore non gli mancava.
Rincominciò a segarsi, movimenti lenti e profondi.
Lasciai che osservasse ben bene prima di ricominciare a masturbarmi.
Immaginai di prendere quel cazzo in bocca, poi di piegarmi a pecora sulla panchina e farmi scopare la figa bagnata.
Forse lo immaginava anche lui.
Continuammo a masturbarci ed osservarci reciprocamente.
Mi sentivo così zoccola, una giovane zoccoletta birichina.
Ero vicina al secondo orgasmo.
Mi accorsi che mi scappava la pipì.
Mi posizionai sul bordo della panchina, le dita che si muovevano veloci dentro e fuori.
L’orgasmo arrivò potente e devastante, inarcai la schiena e il bacino.
Gemetti.
Mi tremavano le gambe.
L’uomo aveva il volto paonazzo, la mano che correva veloce sul cazzo durissimo.
Tenni le grandi labbra ben aperte e mi concentrai.
Sentivo l’urina lì, appena dietro il buchino, pronta per uscire, complice l’orgasmo appena avuto.
Il primo getto dorato uscì ...