1. Io, mia moglie e i Trans


    Data: 09/06/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Sesso di Gruppo Trans Autore: antonio-fusco, Fonte: xHamster

    ... compiti per la scuola pure lei, immagino”-
    
    -“Ma no! Lei è la mia schiava, lo studio è secondario per lei. Anche se boccia non ha importanza in fondo. La sua prima preoccupazione deve essere quella di obbedirmi e di accudire la mia persona…cioè le nostre persone”-
    
    E così dicendo pose un piede sopra la testa di Letizia e le schiacciò la faccia sul tappeto. Letizia non protestò. Lasciò che la padroncina facesse ciò che più desiderava.
    
    -“Chiara…beh, dopo ne parliamo. Intanto mandala a casa”-
    
    -“Va bene, mamma”-
    
    -“Ciao”-
    
    -“Ciao”-
    
    Si salutarono, Chiara ed Letizia rimasero sole in casa per qualche ora. Chiara cavalcò la sua serva neanche fosse un pony. Le si sedette sul dorso oppure sul collo. La usò anche come sgabello e le salì sulla schiena con il bel sedere tondo e con i piedi. Si fece leccare ancora un po’ le estremità e pretese che Letizia curasse anche le natiche, questa volta. Poi si diresse a riflettere nel suo studio, usando Letizia come poggiapiedi. La schiava reagiva bene all’addestramento e presto sarebbe divenuta una schiava a tutti gli effetti. Chiara avrebbe voluto anche insegnarle a bere la propria urina e poi, magari fra qualche mese, l’avrebbe convinta a fare cose ancora più degradanti. Le stuzzicava molto l’idea di farsi leccare il culetto dopo aver defecato oppure quella di sputarle in bocca.
    
    Si, avrebbe cominciato di lì a qualche giorno, si ripromise.
    
    Udì il rumore di un’automobile nel piazzale della grande casa. Era sua ...
    ... madre.
    
    -“Accidenti!”- pensò –“La mamma aveva detto di mandare via ‘sta stronza prima del suo ritorno”-
    
    Balzò in piedi, saltando letteralmente con tutto il suo peso sulla schiena di Letizia che fino ad allora, a quattro zampe, le aveva sorretto le gambe.
    
    -“Scema, alzati! E’ ora di andarsene!”-
    
    -“Si, padroncina”- rispose la schiava, tutta dolorante.
    
    -“Se la mamma ti trova mi sgrida. Calati dalla finestra, vattene dal giardino”-
    
    -“Ma…padrona, siamo molto in alto qui!-
    
    -“Stupida!”- disse Chiara. Si lanciò verso la schiava e le afferrò i capelli gettandola in ginocchio –“Disobbedisci, cagna? Disobbedisci a me?”-
    
    Le sputò in faccia.
    
    -“Se mamma si arrabbia è peggio per te!”-
    
    -“Va bene, padrona. Obbedisco. …obbedisco”-
    
    Letizia si calò lungo il cornicione e la siepe d’edera che correva lungo le mura di casa cercando di non far rumore. Saltò giù da un’altezza non più così elevata come era la finestra della camera di Chiara, ma cadde ugualmente sulla ghiaia e si sbucciò una gamba ed un fianco. Chiara la vide rimettersi in piedi a stento dopo aver compiuto un volo di poco meno di due metri.
    
    -“Corri”- le disse dalla finestra di camera.
    
    -“Si, padroncina”-
    
    Letizia fuggì via zoppicante.
    
    Chiara, quella sera stessa, dichiarò alla madre la sua ferma intenzione di adottare la serva, ma la risposta di Elisabetta non fu favorevole alla giovane aguzzina.
    
    -“Chiara”-
    
    -“Si, mamma”-
    
    -“E’ andata via la tua amica?”-
    
    -“La mia amica?”- chiese Chiara facendo finta ...
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