1. Io, mia moglie e i Trans


    Data: 09/06/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Sesso di Gruppo Trans Autore: antonio-fusco, Fonte: xHamster

    ... sentiva avvampare di vergogna e disprezzo verso se stessa. Qualche lacrima premette per uscire dai suoi occhi.
    
    -“Ciao, mamma”-
    
    -“Chi è lei?”- chiese la donna.
    
    -“Tutto a posto. E’ quella mia compagna di classe che conosci anche tu”-
    
    -“Ah!”-
    
    -“Letizia”-
    
    -“Bene, ma cosa sta facendo? E’ un nuovo gioco?”-
    
    Chiara spinse indietro la testa e rise. Anche la donna sorrise. Ogni traccia di sorpresa se ne era andata dal suo splendido volto.
    
    -“No…no, Letizia è la mia schiava, hai presente?”-
    
    -“La tua schiava, eh?”- chiese divertita la donna. Si avvicinò al divano. Letizia affondò ancor più la testa fra i piedi della giovane Chiara, sperando che ciò fosse sufficiente a nascondere il proprio volto dallo sguardo della signora Elisabetta.
    
    -“Ah!”- rise Chiara –“Guarda come si nasconde il topo pur di non farsi vedere da te! Si vergogna, sai?”-
    
    -“Poverina”- disse la madre. Era in piedi ad un metro di distanza dalla schiava. -“Gli sto insegnando ad essere fedele”-
    
    -“A si?”-
    
    -“Si, apprende con lentezza. E’ stupida”-
    
    -“Chiara…!”- esclamò la donna con tono di bonario rimprovero.
    
    -“No, sul serio. Avrebbe bisogno, secondo me, di un’altra padrona. Sai, per cambiare un po’ mano…o piede”- rise –“A volte è utile”-
    
    -“E allora?”-
    
    -“Potresti insegnarle qualcosa tu”-
    
    -“Io?”-
    
    “Perché no?”-
    
    -“Chiara, ha la tua stessa età. Ha diciotto anni! Potrebbe essere mia figlia!”-
    
    -“Ah ah…ma non lo è! E’ solo la nostra schiava. La tua e la mia! E poi di anni ...
    ... ne ha diciannove”- Tirò indietro i piedi, allontanandoli dalla schiava. Letizia, come vedendo nei magnifici piedini di Chiara l’ultima barriera fra se e lo sguardo di Elisabetta, si spinse in avanti per quanto le fosse possibile, cercandoli, bramandoli. Ma Chiara glielo proibì. La serva non aveva più difese, era allo scoperto.
    
    Pianse, si sgomentò silenziosamente. Alcune lacrime solcarono le sue guance.
    
    -“Serva, saluta padron Elisabetta come si conviene ad una schiava come te”- disse Chiara, che ora sedeva sul divano con le gambe raccolte contro i guanciali di seta.
    
    Letizia si inchinò davanti alla donna sfiorando il tappeto con la fronte, strisciò fino alla punta delle sue scarpe pulite e gliele baciò. Due baci per ogni scarpa. Poi sollevò il tiro e le sue labbra andarono a posarsi sul dorso del piede di Elisabetta.
    
    La donna la lasciò fare per un poco, poi indietreggiò.
    
    -“Basta, basta…brava sch…piccola”- disse
    
    -“Ma mamma! Non ti piace, forse?”-
    
    -“Eh, Chiara! E’ una ragazzina!”-
    
    -“Ma quello che vuoi che sia! Non lo va mica a raccontare in giro! E poi è molto fedele, una vera schiava, fa tutto ciò che le dico di fare…”-
    
    Elisabetta rimase in silenzio. Letizia era ancora genuflessa sul pavimento di fronte a lei.
    
    -“E poi può tornare utile per tante faccende. Per esempio, le tue scarpe, vedi? Devi andare via di fretta e non sono perfettamente lucide come dovrebbero essere…”- disse Chiara.
    
    -“Letizia!”- esclamò la giovane padrona.
    
    -“Si, padroncina”- ...
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