1. Vacanza al mare per sedurre


    Data: 09/06/2022, Categorie: Lesbo Autoerotismo Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu

    ... sua saliva. Quando si staccò ne avrei voluto ancora. Sei una ragazza e sai cosa vuole una ragazza.MI afferrò le tette da sopra il reggiseno succinto strizzandole dolcemente “Sono bellissime” mormorò. In effetti avevo un seno molto femminile; so che spesso gli uomini lo apprezzavano, ma sapere che piace a lei aveva tutto un altro sapore. Le soppesò tra le mani e finalmente andò sotto le coppe esponendo i miei capezzoli turgidi all’aria fresca. Vibrai di eccitazione. I suoi polpastrelli giocarono con l’areola.Le tue labbra a cuore si schiusero e cominciarono a leccarli lentamente. Cristina aveva un tocco deciso e dolce ed impazzivo di piacere.Incurante dello sguardo di Flavio che sicuramente ci vedeva dalla sua finestra mi spinse in basso con la schiena aderente alla seduta del lettino. Cristina si infilò tra le mie cosce e continuò a leccarmi. Guardai i suoi bei capelli castani coprirmi il petto, la sua lingua appuntita saettare sul capezzolo ed anche il contorno strizzandoli tra le labbra e succhiando con maggiore energia.“Non ti fermare” supplicai sussurrando in preda all’estasi “Sei fantastica”Cristina si sollevò in ginocchio tra le mie gambe. Il seno è a malapena contenuto in quel reggiseno a balconcino del bikini e l’areola chiara del capezzolo fa capolino. Mi accarezzò l’interno delle cosce e mi sorrise mormorando “Sei bella, hai un corpo così provocante”Mi pizzicò la pelle della pancia, delle gambe ed i capezzoli mandandomi su di giri.Finalmente la mano di Cristina ...
    ... arrivò al pube strofinandolo dolcemente e io ansimai di piacere.“Sei già così bagnata… vorrei mangiarti”Mi afferrò le tette e cominciò a stringerle convulsamente e mi sfilò anche le mutandine.Lei vide che mi mordevo le labbra dalla voglia.La mia fighetta tenera e giovane era già dischiusa per lei e non vedevo l’ora che le sue labbra si posassero.Mi prese le mani e le guidò sul suo seno.Non è la prima volta che stringevo il seno di una ragazza, a parte il mio, ed ogni volta noto la maggior consistenza rispetto al mio; la pelle era più tesa ma molto morbido. Slacciai e ammirai i suoi capezzoli perfetti di un rosa delicato, appena più scuri del resto della sua carnagione bianca, li toccai saggiandone la consistenza dura e soffice.Cristina gemette sotto il mio tocco poco esperto.I palmi accarezzarono i capezzoli diventando presto tesi come chiodi. Avvolsi con le mani tutto il suo splendido seno e guardai la tua bocca aprirsi per gemere più forte. Cristina si sdraiò su di me, seno contro seno, capezzolo contro capezzolo, cominciò a strusciarti lentamente baciandomi con foga sulle labbra.Sentii il suo bacino premere sul mio, la sua vulva ancora coperta dal perizoma che sfregava la mia con gli occhi chiusi in quel bacio violento e dolce.Cominciai a leccarle il lobo dell’orecchio, il collo, la spalla, godendo del profumo meraviglioso di vaniglia e frutta tropicale della sua pelle. Mi misi sotto di lei e finalmente accolsi tra le labbra i suoi capezzoli come due meravigliose ciliegie ...
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