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Diana e la lezione di musica. prologo.
Data: 05/06/2022, Categorie: Tradimenti Autore: RaccontiDiEnea, Fonte: Annunci69
... aggiungere altro. Appena chiusa la porta Bill aveva chiuso gli occhi sperando in cuor suo che la ragazzina avesse capito e fosse andata via. Ma il campanello era tornato a suonare. Bill cominciava a sudare freddo, incapace di pensare a come gestire quella situazione. Un secondo suono del campanello lo aveva fatto precipitare nuovamente nel panico. Aperta di scatto la porta e con voce disperata le urlò: "Cosa vuoi?!?!" L'espressione di Diana carica di malizia non era cambiata: "...mi chiedevo, prof...se adesso fossi finalmente pronta per suonare il SUO flauto..." - l'aggettivo possessivo usato prima della parola flauto non era casuale Senza staccare lo sguardo dagli occhi di Bill aveva iniziato a carezzare con i polpastrelli il flauto che teneva tra le mani: "...mi chiedevo quale fosse la posizione corretta delle dita...come devo mettere...la bocca...la lingua..." Con uno sguardo sempre più porco in direzione del prof, Diana aveva iniziato a sfiorare con le labbra il flauto. Poi, con la punta della lingua, aveva iniziato a bagnarne la punta con dei movimenti lenti e provocanti. Bill stava per perdere la testa. "CIAO BILL!" - la voce del vicino che passava dall'altro lato della strada salutando gli aveva gelato il sangue. Riavutosi rapidamente dallo spavento, aveva ricambiato il saluto alzando la mano forzando un sorriso. Appena lo sguardo del vicino fu fuori dalla sua portata, Bill decise di agire: afferrato con forza un braccio della ragazza, la trascinò ...
... velocemente in casa chiudendo la porta. "Cinque minuti!" - le disse Bill urlando - "...cinque minuti e te ne vai, ok?" Diana sorrideva soddisfatta: aveva appena ottenuto quello che voleva. Senza nemmeno rispondere a Bill si divincolò dalla presa e cominciò a camminare sicura per il corridoio. "Dove....dove stai andando?" - chiese Bill disperato Ma la sagoma di Diana era già sparita dal corridoio: la ragazza si era diretta in salotto con passo sicuro. Non era la prima volta che veniva a trovare Bill. Entrata in salotto aveva posato il flauto nella tasca esterna del suo zainetto che aveva lasciato cadere a terra. Bill nel frattempo l'aveva inseguita e raggiunta nella stanza. "Diana, per l'amor del cielo..." - erano state le parole disperate che era riuscito a pronunciare entrando in salotto prima di bloccarsi: Diana si era messa comoda sul divano togliendosi le scarpe e la giacca e iniziando a guardare Bill con sguardo voglioso. Lo squillo del telefono aveva impedito a Bill di porre rimedio a quello che quel terremoto di ragazza aveva intenzione di fare. A chiamarlo era sua moglie che, non essendo ancora rincasata, probabilmente lo stava chiamando per un'emergenza. Bill chiuse gli occhi facendo un respiro profondo, poi dopo aver premuto il tasto per rispondere portò il telefono all'orecchio: "Amore! Che succede?" Dall'altro capo del telefono la situazione doveva essere abbastanza complicata, perchè la moglie di Bill aveva iniziato a parlare velocemente ...