Cronache dalla città di Nefalia
Data: 31/05/2022,
Categorie:
Anale
Hardcore,
Sesso di Gruppo
Autore: Andy88xy, Fonte: xHamster
... la sua fame. Tira dritto per la cucina, senza salutare nessuno. Lì, ai fornelli, la sua mogliettina smanetta frenetica per preparargli una gustosa minestra. Ma Jim non ha voglia di mangiare: non è quella la fame che sente… non è lo stomaco a prudergli, no. Quei crampi sono più in basso, tra i peli sotto la pancia gonfia di birra. Emilie, la sua nuova mogliettina porta in tavola il piatto con la zuppa fumante. “Cosa cazzo è questo schifo, troia?”. Il piatto vola giù dal tavolo, si schianta sul pavimento… con un frastuono breve e tagliente di ceramica. Quella pezza con la faccia di ragazza si portai
moncherini che chiama mani alla bocca: non ha dita, solo due palline inutili. Gli occhi le si allungano verso l’alto, come due ovetti di Pasqua… e le sopracciglia si fanno indietro per lasciare posto a quelle palle inutili. “Non vali un cazzo, non me lo tiri neppure, sai? Tutta piatta, tutta chiusa, senza un filo di tette sode, senza fianchi… ma ti sei vista? Come cazzo m’è saltato in mente di prendere te? Dovrei strapparti in mille pezzi. Tanto più che non hai nemmeno un bozzetto di sedere lì dietro. Dove cazzo te lo metto, eh? Me lo sai dire tu? A che mi servi, stronza di pezza?”. Emilie inizia a singhiozzare lacrime di pailettes – è così che piange quello straccio sporco. Sono lì che mi dimeno sul mio Amore… e mi godo la scena.
Big Jim si è alzato in piedi. Big Jim l’afferra per la gola. Big Jim la sbatte sul tavolo, le tira su la gonna, le strappa quelle stupide ...
... mutandone da vecchia e… non ci trova nulla. Solo stoffa, senza lo straccio di un buchetto da prendere a forza. A Big Jim non piace tutto questo. L’afferra di nuovo dal collo. Stringe. Tutti i suoi muscoli di gomma sono tesi allo spasimo; sembra quasi che i gomiti di ferro filato stiamo per stracciare la pelle, in corrispondenza della giuntura. La faccia è diventata mostruosa… la faccia di entrambi. Quella di Big Jim fa spavento. Emilie, violacea, con gli occhi tutti sgranati, le rughe lì accanto evidenziate come solchi tragici, la pelle del collo che sale a formarle un assurdo doppio mento, la bocca storta, platealmente spalancata. Emilie mi fa ridere. Emilie mi fa impazzire… mi muovo più forte mentre sento che Big Jim ha quasi finito il suo lavoro.
Mi muovo più forte mentre ti sento godere. Mi muovo ancor di più quando riguardo Emilie, lì sulla mensola, morta, immobile, sciatta. Mi muovo mentre sento che forte, prepotente, un orgasmo torna a squassarmi.
Ansimo forte mentre scendo sulle tue labbra a baciarti. Sei splendido con il sudore ed il piacere che ti distendono il viso, lo rendono luccicante in questa notte che si fa alba, che viene a tingere le pareti di una nuova luce, più bianca… più adatta a lasciare ogni dettaglio vero: il sangue rosso, i miei umori bianchicci, la saliva risacca pulita. Ti bacio, e tu ricambi sfinito, dopo aver lasciato il tuo seme dentro di me. Tra le lingue che si incrociano, le labbra che si scontrano, i denti che sbattono l’un l’altro… faccio ...