Scambio Culturale – Capitolo 2 – Secondo Giorno
Data: 25/05/2022,
Categorie:
Erotici Racconti,
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Etero
Autore: Bazinga89, Fonte: RaccontiMilu
Capitolo 2. – Secondo Giorno Sogni erotici e la vergogna dell’essere scoperto a farmi fare una sega sotto il tavolo fanno da padrone durante tutta la notte impedendomi di riposare davvero. Mi sveglio a pezzi, in una realtà che sa ancora di sogno, quasi intangibile. Ci metto un po a ricostruire la scorsa serata: Gabrielle completamente nuda che si tocca per me con una sorta di lasciva prepotenza, la sua fica curata, bagnata di saliva e Dio solo sa cos’altro. Il suo piedino sul mio cazzo, mentre i miei, ignari di tutto, continuano a parlare di Torre Eiffel e cazzate del genere…quell’orgasmo potente, liberatorio, incontrollato…l’imbarazzo. La corsa in bagno a pulirmi, la preoccupazione di nascondere i vestiti sporchi del mio stesso piacere…i brividi da cui il mio corpo era ancora scosso anche a distanza di ore dall’accaduto. Mi torna tutto in mente svegliandomi a dovere. Mi serve una doccia.
L’acqua calda mi rilassa e il blocco allo stomaco si scioglie. Ora sembra tutto così assurdo, irreale, una storia strampalata alla quale i miei amici non crederanno mai. Comincio il mio solito monologo davanti allo specchio. Immancabile. Adoro parlare col mio riflesso. Ci raccontiamo di tutto e non mi giudica mai. Sin da bambino, stare davanti allo specchio tira fuori la mia parte teatrale, quella che vorrebbe avere un copione da studiare e un ruolo da protagonista. Oggi sono un antico nobile romano. L’asciugamano a mò di toga intorno al corpo, lo sguardo fiero, la bocca piena di belle ...
... ed incoraggianti parole. Il pubblico pende dalle mie labbra. Un movimento ai margini del mio campo visivo mi distrae. E’ Gabrielle. Si avvicina di scatto da dietro e mi tappa la bocca. Posso vedere distintamente nello specchio i miei occhi spalancarsi per la sorpresa e lo spavento. “Zitto Brandon. Non ti faccio niente….forse.“ Il suo sorriso riflesso mi inquieta e comincio a preoccuparmi seriamente. Con una mano continua a tenermi la bocca chiusa mentre l’altra comincia a scendere lungo il mio corpo…Con un movimento fluido slega il nodo dell’asciugamano e mi spoglia completamente nudo. Inerme. Totalmente in suo potere. La mano scende ancora e le unghie mi graffiano gli addominali…un brivido mi corre lungo tutta la schiena e sento il sangue cominciare a defluire verso il basso. Pochi secondi dopo mi afferma saldamente il cazzo, avvolgendolo con quelle sue dita così soffici e affusolate…lo stringe proprio alla base e rimane in attesa. Indipendentemente dalla mia paura e il mio disagio sento che comincia ad indurirsi, lo sento formicolare e cercare di stirarsi, come si fosse appena svegliato. Gabrielle rimane ferma, mi fissa attraverso lo specchio con quel suo fare sbarazzino e se lo lascia crescere in mano. Non vorrei darle questa soddisfazione, abbassarmi ad essere il suo giocattolo, ma non ho più il controllo del mio corpo. Il mio cazzo è più duro che mai, lo sento pulsare, vedo le vene ingrandirsi, gonfiarsi a causa della stretta della ragazza. Mi abbandono al piacere ed alle ...