Le mie esperienze bisex
Data: 21/06/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Gay / Bisex
Autoerotismo
Autore: BsxPass, Fonte: RaccontiMilu
... liberatosi di pantaloni e slip, mi avvicinò un cazzo che per la prima volta notavo fosse di discrete dimensioni, davanti al viso, invitandomi ad iniziare il pompino promesso. Senza bisogno di inviti iniziai quindi il secondo pompino della mia vita, per la prima volta però rendendomi pienamente conto di ciò che stavo facendo. Come allo sconosciuto sulla spiaggia anche con Giulio iniziai a leccare cappella, asta ed a succhiare i coglioni, cosa quest’ultima che sembrava apprezzare molto. In contemporanea iniziai anche a masturbarmi con una mano, mentre con l’altra alternativamente o segavo il cazzo del mio amante oppure la utilizzavo per sostenere le sue grosse palle. Questa scena molto eccitante andò avanti per quasi 20 minuti, durante i quali Giulio non perse occasione per chiedermi di farmi inculare da lui, trovando però sempre un muro. Forse proprio perché deluso da questo mio rifiuto, Giulio sembrava non voler venire mai, ed oltretutto aumentò anche il ritmo degli affondi, arrivandomi quasi in gola e costringendomi per la prima volta ad un vero e proprio deepthroat. Quando ormai la mia mascella era dolorante, sentii finalmente prima il suo cazzo agitarsi e pulsare, seguito poi da una copiosa sborrata dentro la mia bocca, che come la prima volta, non mi vergognai ad ingoiare. A quel punto, essendo anche io venuto abbondantemente parecchi minuti prima, entrammo entrambi in doccia e ci lavammo a vicenda, con lui che anche stavolta non perse occasione per esplorare il mio culo. ...
... Terminata anche questo interessante post pompino, ci rivestimmo, e dopo esserci scambiati complimenti su quanto appena accaduto, ci salutammo con un bacio sulla guancia e con la promessa di rifarlo a breve. Purtroppo però la fortuna non fu dalla mia parte: Giulio infatti dopo una sola settimana ricevette un’importante proposta di lavoro presso una grande palestra cittadina, a circa 40 km da dove abitavo io. Era un posto fisso, ben pagato e retribuito, che ovviamente accettò subito con gioia. Di lì a pochi giorni quindi abbandonò definitivamente la palestra che frequentavo, non prima però di avermi concesso un secondo incontro che si dimostrò però molto deludente. Entrambi infatti eravamo forse un po’ scazzati e, senza l’eccitazione della prima volta, questa si trasformò in una sua copia sbiadita, al termine della quale tra l’altro io non riuscii neanche a venire. Con un mix di rammarico e delusione ci salutammo, e quella per me fu l’ultima volta che lo vidi. A mia volta dopo alcune settimane decisi anche per altri motivi di non continuare la frequentazione di quella struttura e, scaduto l’abbonamento, abbandonai per sempre quel luogo, trasferendomi in una palestra più grande e costosa, ma che soprattutto non evocava in me quel tipo di ricordi. So da conoscenti che dopo alcuni anni di lavoro in quella palestra Giulio si è trasferito il provincia di Firenze, dove ha finalmente coronato il sogno di aprire una struttura tutta sua. Non posso quindi che augurargli ogni bene perché ...