Le mie esperienze bisex
Data: 21/06/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Gay / Bisex
Autoerotismo
Autore: BsxPass, Fonte: RaccontiMilu
... uscire finché Giulio non fosse uscito, finché il mio cazzo non si fosse ammosciato o almeno finché non fosse entrato qualcuno, ma dopo alcuni minuti di questa pantomima lui non solo non si era allontanato, ma si sedette su di una panca di fronte alle docce esclamando quasi subito: “hai intenzione di uscire da quella doccia o vuoi stare lì a farmi arrapare con quel culo fino a stasera?”
A queste parole il mio imbarazzo fu tangibile ma allo stesso tempo la mia eccitazione diventò ancora più prorompente e, non so nemmeno perché, decisi di girarmi. Mi trovai davanti Giulio completamente vestito ma con un cazzo evidentemente in tiro sotto la stretta tuta da allenamento, che mi guardava sogghignando, beandosi della sua iniziativa. Senza staccarmi gli occhi di dosso si alzò e mi si avvicinò, spiegandomi di essere gay è si come ormai da 15 giorni ci provasse spudoratamente con me. Mi disse anche di aver capito dalle mie reazioni ai suoi complimenti che nemmeno io ero indifferente alle sue avance, e di come ormai da tempo aspettasse solo il momento per provarci apertamente. Da parte mia cercai di spiegare come avesse frainteso la mia gentilezza, di non essere interessato quindi a lui ma solo alle ragazze. Purtroppo il tono di voce da verginello spaventato che uscì dalla mia bocca, unito alla mia erezione che non accennava a scendere, dicessero tutt’altro, e Giulio decise di rincarare la dose, affermando che secondo lui ero soltanto un ragazzo represso che non accettava i suoi ...
... desideri, e che non vedeva l’ora di avermi tutto per sė. A quelle parole, sempre più allo stesso tempo spaventato ed eccitato, uscii dalla doccia passando accanto a lui, che non perse occasione per allungare le mani sul mio culo. Da parte mia posso affermare quella volta di essermi subito allontanato dalle sue avance, iniziando immediatamente a rivestirmi. Grazie anche al contemporaneo ingresso di due clienti storici della palestra, Giulio desistette e, senza neanche salutare nessuno, uscì dallo spogliatoio. Sempre sconvolto dall’accaduto mi rivestii alla meglio per scappare a casa e, nelle mie intenzioni, non rimettere più piede lì dentro, ma appena uscito fui raggiunto nuovamente da Giulio che, senza tanti giri di parole, mi disse che il sabato avrebbe chiuso lui la palestra alle 15 e che mi avrebbe aspettato per finire quello iniziato negli spogliatoi. Senza neanche rispondergli allungai il passo e fuggii da lui, sempre più convinto a non varcare più quella soglia, figurarsi a gettarmi direttamente nelle sue grinfie. Una volta lontano dal pericolo, a mente fredda il pensiero di quello che mi era successo mi fece molto pensare, e dopo una notte praticamente insonne cominciai a sentirmi lusingato di questo interessamento, arrivando addirittura ad affermare che se avevo spompinato uno sconosciuto decisamente meno affascinante di Giulio, non avevo motivi seri per rifiutare questo invito. Il giovedì ed il venerdì furono quindi due giorni molto intensi, con il che cambiavo idea 3/4 ...