Caraibi
Data: 20/05/2022,
Categorie:
Racconti 69,
Cuckold
Racconti Erotici,
Etero
Sesso di Gruppo
Autore: DarkKnight83, Fonte: RaccontiMilu
... E’ stata una tua scelta.- -Già.- Fu costretta ad ammettere Kara. Effettivamente era stata lei a voler restare a guardare Kumiko, Julian ed Aaron fare sesso. Era stata sempre lei a spogliarsi provocandolo, ed era stata sempre lei a prenderglielo in bocca quando avrebbe potuto ignorarlo o limitarsi a masturbarlo. -Riguardo a questo, credo che accetterò la tua offerta di spostarmi nella cabina di fianco alla tua. Vorrei dormire questa notte, e credo che Xander e Marianne abbiano ancora molto da recuperare.- Prima che lo superasse per andare a cambiarsi Gustavo la fermò mettendole una mano sul polso. -Kara, una cosa: tu ti senti inferiore a Marianne e Mercedes, ma sappi che non hai nulla da invidiare loro. Devi solo diventare più consapevole di te e della tua bellezza.- -Grazie.- Si allontanò verso la sua cabina, felice per le parole dell’uomo. Fin da bambina aveva avuto problemi di autostima. Quando il suo corpo era cambiato aveva preso fiducia, uscendo dal suo ruolo di secchiona poco interessante per gli uomini, ma di fronte a Mercedes e soprattutto Marianne si era sentita poco attraente e noiosa. Dopo essersi lavata si mise sul letto a leggere un libro, uscendo solo per l’ora di cena. Aveva deciso di indossare una corta gonna azzurra ed una canottiera grigia, rinunciando alle lenti a contatto per gli occhiali. Quella sera non le interessava essere attraente, ma non appena si sedette a tavola Gustavo, che era seduto di fianco a lei, si chinò sussurrandole i complimenti ...
... all’orecchio. Nè durante l’ottima cena né dopo venne affrontato l’argomento di ciò che era successo nel pomeriggio. Kara ben presto si rilassò, partecipando ai discorsi nonostante spesso venissero tirati in ballo personaggi che lei aveva sentito nominare solo in televisione. A parte questo la compagnia era in tutto e per tutto un normale gruppo di amici che fa una vacanza assieme: quando dopo la cena vennero portati sul tavolo carte e superalcolici pensò che mancava solo la chitarra per essere come una serata con i compagni del college. Quando si alzò dal tavolo per andare a dormire aveva la testa leggera, dovuta ai diversi bicchieri di rum che aveva bevuto nell’arco della serata. Gustavo la seguì per aiutarla a spostare la borsa dalla vecchia cabina a quella nuova. Kara aprì la porta della cabina di fianco a quella dell’uomo, aspettando con le braccia incrociate. Una volta che l’uomo fu entrato lo seguì, chiudendosi la porta dietro alle spalle e sedendosi su una poltroncina fissata a terra. -Mi stai sequestrando o non hai intenzione di andare a dormire?- le chiese l’uomo appoggiandosi al muro. Kara restò per diversi secondi in silenzio, riflettendo sul da farsi. Erano in una cabina chiusa, separata dalla cabina di Alexander e Marianne da tutto il corridoio e dalle altre cabine dal mare. Bastava dire la parola giusta a Gustavo e avrebbe potuto avere quello che non aveva ancora avuto nel pomeriggio: per un attimo si immaginò chinata sul membro dell’uomo bevendo la sua ...