Mio nonno Edoardo.
Data: 14/05/2022,
Categorie:
Incesti
Autore: campanellino, Fonte: EroticiRacconti
... quando da piccolo ti portavo in giro qui e lì tra mostre ed altro.
Ci ho sempre creduto davvero e adesso vederti qui mi riempie di gioia.”
Rimasi basito, non si era mai aperto così tanto con me..
-“Si nonno, oggi ci pensavo anch’io…se sono quello che sono…lo devo prettamente a te.”
In quell’attimo, qualcosa scattò. Ci guardammo per un secondo, intensamente…talmente tanto che di scatto si alzò per posare la bottiglia.
Negli anni, non mi sono mai vergognato troppo della mia bisessualità ma è comunque rimasta una cosa che ho tenuto sempre per me.
Il mio occhio cadde involontariamente ma nemmeno troppo sul suo pacco, gonfio, poderoso…che gonfiava quei pantaloni eleganti. La cosa non mi mise a disagio, capii subito che oramai la mia sensazione si era coordinata con la realtà. Ero semplicemente dentro il flusso degli eventi ormai. E lo seguivo.
Ho il feticcio per i vestiti eleganti, per cui…mi venne barzotto. Ero eccitato.
-“Farò fatica a dormire stanotte” disse.
-“Perchè?”
-“Perchè qualcosa mi dice che stanotte è meglio restare svegli.”
Oramai avevamo capito entrambi. Ma non parlammo.
Mi alzai e mi disse:
-“Andiamo in soggiorno.”
Si sedette sulla poltrona alzandosi i pantaloni in modo da lasciare scoperte le caviglie. Quell’eleganza dei calzini bordeaux mi mandò in estasi.
Lui forse un po’ imbarazzato cercava di coprire il pacco che cresceva sempre di più. Quanto mi sarebbe piaciuto carezzarlo.
Io non mi nascondevo più. La patta ...
... dei miei pantaloni era pronta ad esplodere e non lo nascosi. Anzi.
Notai che al mio mostrarmi si rilassò un poco, ci guardammo ancora una volta e senza accorgermene, mi toccavo sotto. Ormai è andata, pensai. Nemmeno lui si nascondeva più.
Allargò le gambe, quei vestiti gli stavano da Dio e gli dipingevano addosso una virilità indomita. Una virilità pronta a decollare.
Cominciò a toccarsi delicatamente come speculare a me. Fu un attimo, si alzò di scatto e mi balzò davanti, mi girò delicato e sussurrò.
-“Chiudiamo gli occhi e non pensiamo a nulla.”
Gli presi la mano e gliela misi sopra la mia patta. Volevo fosse fiero di quell’erezione. Iniziò ad accarezzarlo, sentirlo… e nel frattempo strusciava il suo contro le mie natiche, in maniera totalmente naturale.
Stavo esplodendo già, forse più per l’atto proibito…ma toccava a me. Mi girai e con amore gli slacciai i pantaloni, misi la mano dentro sentendo il suo cazzo dentro la mutanda di cotone. Poderoso, sembrava pulsasse. Oramai era al massimo dell’erezione, scappellato nella mutanda. Sentii anche le palle pronte ad esplodere.
Nella mia testa me lo immaginai perfetto, un cazzo e due palle virili. Mi divertii ancora un po’ a sentirlo in mano quando a quel punto non reggevo più. Mi chinai e abbassai le mutande ed era esattamente come me lo immaginavo, anzi meglio.
Una cappella che cantava, una forma perfetta. Sembrava disegnato. Strinsi le sue natiche e lo spinsi verso la mia bocca, caldissima pronta ad ...