Capeggio Croato
Data: 10/05/2022,
Categorie:
Racconti Erotici,
Etero
Autoerotismo
Autore: serenella, Fonte: RaccontiMilu
In questa giornata invernale un po’ noiosa mi sono ritrovata a pensare al passato, a quella volta in cui mi trovai in campeggio in Croazia…
Da ragazza ero molto magra; alta 165, snella, con il seno appena accennato, il corpo sinuoso e dall’apparenza acerbo, i capelli castano scuro appena sulle spalle mi donavano un aspetto tenero e dimostravo meno anni di quelli che avevo. Gli occhi sempre sorridenti, la pelle morbida e lo sguardo sembrava quello di una bambina curiosa.
Sapevo che questi aspetti mi rendevano attraente, mi rendevano desiderata pur senza fare nulla per ostentare la mia bellezza, il corpo emanava spontaneamente quel muto e silenzioso desiderio.
Il mio modo di pormi con semplicità, poi, spesso disarma l’interlocutore che forse non sa cogliere il calore del mio cuore e l’amore che emana la mia anima. Bisogna entrare nelle mie grazie per potermi sentire sciogliere e aprirmi anche intimamente.
Bisogna entrare nelle mie grazie per poter leggere il mio cuore, poter sentire il mio desiderio, per potermi amare.
Un giorno di qualche anno fa allora18enne, ero in vacanza in un campeggio croato e, giunto al termine l’ennesimo giorno, mi stavo facendo la doccia, sola, in quelle docce pubbliche di un campeggio naturista.
Godevo nel sentire l’acqua appena tiepida scivolarmi addosso gustando il giusto sollievo dalla calura del giorno appena passato. I miei pensieri correvano alle persone che aveva incontrato, agli amici con cui avrei condiviso la cena e, ...
... immersa in quei pensieri cominciai ad insaponarmi il corpo. Mente le mani ricoprivano di schiuma la pelle mi tornarono in mente le sensazioni che avevo provato vedendo i ragazzi nudi, alcuni eccitati altri che cercavano di attirare la mia attenzione; gli occhi si chiusero per immergermi meglio nelle immagini nel mentre, di istinto, la mano si fermò più sotto, insaponando i peli che sembravano disegnati a contorno della fighetta, fino ad arrivare alle labbra della mia parte più intima per fermarsi qualche attimo in più. Ecco i brividi correre lungo la spina dorsale ed espandersi velocemente a tutta la pelle che rispose immediatamente. Il bacino iniziò a muoversi lento mentre le dita iniziarono a stimolare ancor più intimamente la natura segreta che seppur percorsa dall’acqua scrosciante ora cominciava a bagnarsi di ben altri liquidi.
Il corpo si muoveva quasi autonomo, ansimavo debolmente, l’altra mano andò su uno dei seni stringendolo e percependo il capezzolo diventare durissimo.
In quella situazione con gli occhi chiusi e in preda a quelle intense sensazioni non mi resi conto che qualche gemito forse era diventato più forte e nemmeno mi accorsi di un uomo che avvicinandosi alle docce e sentendo i gemiti mi stava osservando, anch’egli nudo. Sorpreso da quello che sentiva osò spingersi oltre il separé per sbirciare.
Lui aveva ormai 68 anni, un uomo gradevole anche se i segni del tempo erano presenti sul suo corpo.
Vide la mia figura dal corpo acerbo accarezzato ...