1. Mamma scusa ma ce l’ho enorme


    Data: 07/05/2022, Categorie: Incesti Autore: Dingo30, Fonte: RaccontiMilu

    ... erano quasi rosse per quanto lo masturbava, io accompagnavo la sua testa tenendo una mano tra i suoi capelli sulla nuca, e ad un certo punto lei sale sul letto e su di me a cavalcioni, lo prende in mano e se lo punta sulla patata “dai mettiamolo dentro” mi dice con un tono di voce che mai avevo sentito.
    
    Comincia a calarsi e sento le sue labbra avvolgere la mia cappella, “Dio com’è grosso, uaah”, ma il mio pisellone non voleva proprio entrare, la cappella era gigante, la parte più grossa del mostro.
    
    Lei tenta e ritenta, poi scende giù con la sua bella bocca e ci sputa sopra, lo lavora di nuovo con le sue mani di fata, cercando di renderlo il più bagnato possibile, poi risale e prova di nuovo, poi ripete il tutto, prova e riprova e finalmente il mostro entra che lei accompagna con un lungo “ooooh” e con un altrettanto lungo sospiro.
    
    Poi comincia ad andare su e giù per pochi centimetri alla volta, prendendone sempre di più dentro, io godevo come un riccio, per giunta le sue enormi tettone mi sballonzavano di fronte e così le prendo in mano, le massaggio come ad impastare, cavolo quanto sono grosse, le lecco avidamente, non le lascio mai. Sale il ritmo della sua cavalcata, ma alla fine ne prende solo metà, e poi cambia posizione, si mette sdraiata sul letto con le gambe oscenamente aperte e mi dice “vieni, metti quà!”, indicandomi la sua patata che ora sembrava un largo buco.
    
    Arrivo come un treno lo sbatto dentro e spingo sempre più in profondità, era la prima volta ...
    ... che lo facevo, non sapevo quanto ne potevo mettere dentro, spingo, spingo e mi eccito ad ogni centimetro in più che entra, anche i suoi gemiti cambiano e ad un tratto lei fa un urlo dicendomi di mettere la mia mano alla base del cazzo, e dopo la mia lei ne mette la sua e ricomincio a spingere e a fotterla così, con due mani che fingono da limitatore, anche se in quel momento ancora non capivo.
    
    Andiamo avanti così ancora per un bel po’ di tempo e poi lei mi dice di tirarlo fuori e cambia posizione, si mette alla pecorina e mi invita a rimetterlo dentro.
    
    Cavolo che visione il culone di mia madre e io che spingo il mio pisellone dentro la sua figona, il tutto mi arrappa talmente tanto che comincio a spingere in modo violento, la prendo per i fianchi e aumento ritmo e profondità, arrivo più o meno a mettere dentro tanto quanto avevo messo prima quando mi fermò, infatti la sento urlare nel cuscino, probabilmente non voleva farsi sentire e svegliare la zia.
    
    Ma ora volevo proprio sentirla urlare, e così parto a mitraglia, lei con la mano sinistra stringe le lenzuola, e cerca con la mano destra di farmi smettere o per lo meno di attenuare il mio impeto, ma io ero ormai impazzito, sento la cappella sbattere come ad un fine percorso.
    
    Non sapendo di farle male, adirittura acceleravo il ritmo fino a che la scopata non diventò violenta, poverina con una mano sempre a stringere le lenzuola, con l’altra a sbattere a pugno chiuso sul letto, mentre la vedevo stringere i denti e ad ...