1. CRONACA FAMILIARE – CAP. 15 – UNIVERSIADI (PARTE PRIMA)


    Data: 30/04/2022, Categorie: Erotici Racconti, Sesso di Gruppo Cuckold Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Etero Incesti Autoerotismo Tradimenti Voyeur Autore: Barth, Fonte: RaccontiMilu

    ... dell’apertura della parziale apertura della zip frontale della tutina da cui fecero capolino le sue magnifiche poppe straripanti.“Fa un caldo …sono tutta sudata” si giustificò la troia facendosi aria con la mano.Luca per non impazzire, tornò a sedersi in camera sua … oramai, di studiare, non se ne parlava.Visto che lui non prendeva l’iniziativa, bloccato com’era dalla paura ancora non del tutto sconfitta di essere vittima di un colossale scherzo organizzato dai suoi compari, fu la maiala a sferrare l’attacco decisivo.Fu così che scusandosi: “Luca scusami, posso pulire anche la tua stanza o ti disturbo ?” mamma entrò anche nella stanza del mio amico iniziando con la solita manfrina di posizioni sexy ed ammiccanti.Luca ormai era una bomba pronta ad esplodere, la paura della scherzo oramai era superata dalla sua eccitazione e così non si trattenne più quando mamma, con la scusa di spolverare una mensola, prima salì sopra la scrivania mentre lui da dietro stando seduto sulla sedia si godeva lo spettacolo di quel divino culo in movimento, e poi, fingendo di perdere l’equilibrio, gli rovinò addosso!Mamma, come detto, franò addosso a Luca finendogli letteralmente in braccio mentre lui ancora era seduto sulla sedia; l’istinto di afferrare le poppe di quella troia di mia madre Viviana, a quel punto, fu incontenibile e così Luca passò dai propositi ai fatti.“Siii cazzo che tette …. Cazzo siiii ….senti come me l’hai fatti rizzare la minchia pottana!!!”“Ma Luca … oddio …. Lasciami ….. ...
    ... aiutooo …. Aiutooooo ….” La porca stava fingendo la solita scenetta da donna per bene molestata che tanto faceva ingrifare me, i suoi amanti di turno e pure lei stessa.Ma un po’ perché gli altri lo avevano già istruito a dovere circa le finte ritrosie della signora, un po’ perché più che d’aiuto pareva già un grido di godimento, Luca non stette a sentirla ed anzi si fece sempre più audace, prima aprendole del tutto la zip del giacchino della tuta facendole fuoriuscire le tettone, poi, prendendo a palpare le stesse sempre più rudemente, martoriandole i capezzi e leccandole il collo e le orecchie.“Cazzo urli pottana lo so bene che ti piace assai il trattamento… sei una lurida pottanazza!!!!”“Aiutoo … lasciami bastardo ….. o cielo …… sei l’amico di mio figlio … oddio ma che hai capito e se dovesse entrare mio marito …. O cielo…. Io amo …”.“Ma statte zitta troiazza non dirmi che ami quel cornutazzo di tuo marito ….. so tutto sul tuo conto pottana …. Me lo avevano detto gli altri che spari solo minchiate …. E allora la minchia mi devi succhiare …. Brutta pottanazza sucaminchia!”.Detto ciò Luca spinse via mamma, si abbassò i pantaloni, e, sempre restando comodamente seduto sulla sua sedia, ordinò a mamma:“E adesso inginocchiati e sucaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa pottanaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!”.Il cazzo di Luca non era mai stato così grosso e turgido, e la vista di quel notevolissimo pezzo di carne pulsante non lasciò di certo indifferente la troia di mamma che infatti con gli occhi sbarrati e ...
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