1. Scuola di sci - prima parte: un bombardino con francesca di bologna.


    Data: 29/04/2022, Categorie: Tradimenti Autore: Shoganai65, Fonte: Annunci69

    ... per testare la consistenza del mio uccello che non si era fatto mettere in soggezione dalle sue parole, e aveva accettato la sfida.
    
    "Mmmmmhhhh" non sei messo male là sotto, lasciami controllare.
    
    Tirò giù la cerniera dei pantaloni e liberò il cazzo alla luce.
    
    "Notevole mazza da baseball..." disse assaggiandola e iniziando a spompinarmi con quella maestria che leggende metropolitane definiscono tipicamente bolognese. Era un'idrovora del risucchio. Lo ciucciava tutto mugulando e aiutandosi con le mani.
    
    Io per fortuna avevo ancora gli scarponi ai piedi che mi davano un po' di stabilità. Avrei voluto abbracciarla, baciarla ma i miei movimenti erano impediti e resi goffi dall'abbigliamento che non voleva togliessi.
    
    Me lo fece diventare duro come un pilone della seggiovia, a quel punto si sfilò la calzamaglia ed il tanga biricchino che indossava e si sdraiò supina sopra il tavolo della cucina.
    
    "Cosa fai così rigido? Scopami!".
    
    Mi avvicinai muovendomi come un robot ma col cazzo in resta e, dopo averle leccato la figa e inumidito la vagina la penetrai così com'era. Le strapazzavo le tette e i capezzoli, mentre la scopavo con spinte lente e profonde. Francesca teneva le caviglie intrecciate dietro la mia schiena e con i polpacci mi dava il ritmo.
    
    "Ti sei messo d'accordo col tuo amichetto Lucas per portarmi nella tua alcova, porco" mi disse eccitata mentre aumentavo la potenza dei miei colpi. "E allora domani dovrai ricambiargli il favore, così mi scopo ...
    ... tutti e due, magari assieme... Nel frattempo prendimi da dietro e sfondami il culo!" e si girò mettendosi sul tavolo con il buco bello in vista.
    
    Provai la stessa emozione di quando ti lanci lungo un pendio dopo una bella nevicata. Lo ammirai con libidine, ne sondai l'elasticità, ci sputai un po' di saliva e poi con cautela e dolcezza cominciai a penetrarla. La cappella entrò senza troppe difficoltà e con sua grande soddisfazione.
    
    "Dio, riempimi tutta, fammelo sentire fino in fondo!!!"
    
    Il tavolo tremava sotto la spinta della mia inculata. Guardavo l'uccello che entrava nel suo buco posteriore e pensavo al fatto che Gianluca, il marito, mi pagava 40 euro l'ora per quella lezione: un motivo in più per farla durare a lungo e per godere come un riccio.
    
    Francesca con le mani si apriva le natiche e si sporgeva all'indietro per accogliere al meglio il cazzone che la stava infilzando.
    
    "Adesso spaccamelo, sfondami!!!".
    
    Eravamo al rush finale, l'ultimo tratto. Bisognava spingere e mettercela tutta.
    
    Mi sentivo come Tomba la bomba alle Olimpiadi.
    
    "Siiii godoooo!" urlai tirandolo fuori all'ultimo momento e iniziando a schizzare fiotti di sperma sulle chiappe e sulla schiena di Francesca.
    
    Terminata la mia eruzione di sborra si girò per ripulirmi uccello e cappella con la lingua libidinosa e soddisfatta.
    
    "Non male questo bombardino. Nei prossimi giorni ne voglio ancora, capito?".
    
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