1. Che bona la madre del mio amico! Parte 6


    Data: 19/06/2018, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Autore: AmanteDelleMature, Fonte: RaccontiMilu

    ... disse sottovoce.
    
    Dopo aver passato due ore in disco, dissi al mio amico che mi ero stancato e che sarei tornato a casa. Lui decise di restare ancora per un po’ lì, visto che aveva rimorchiato una ragazza. Quando arrivai in spiaggia, mi avvicinai silenziosamente alla finestra della camera da letto dei genitori del mio amico per vedere cosa stava succedendo. Incredibile! Stavano dormendo sotto le lenzuola. Demoralizzato, rientrai in casa e mi spogliai rimanendo in mutande. Stavo quasi per addormentarmi sul letto nella stanza degli ospiti, quando sentii la porta della camera aprirsi. Una figura accese la luce. Era lei. Indossava solo un perizoma come quando me lo succhiò per la seconda volta (con tanto di sborrata finale). La visione di quella MILF me lo fece indurire seduta stante, cosa che lei, con un sorriso, notò non togliendo gli occhi di dosso dal cazzo che usciva dagli slip.
    
    “Mmm… da quanto tempo non vedevo quel pisello”, mi disse avvicinandosi. “Signora, cosa sta facendo? Suo marito &egrave in casa e potrebbe scoprirci…”. “No, ha il sonno pesante. Voglio godere. &egrave da tanto che non godo”.
    
    Detto questo, si mise a pecorina tra le mie gambe mentre ero steso. Piano piano, facendo strusciare le sue tettone sulle mie gambe, mi sfilò gli slip. Davanti al suo viso c’era il mio cazzo che non vedeva l’ora di essere accolto di nuovo nella sua bocca. Allungai il braccio per palparle le tette, ma lei me lo impedì.
    
    “Tesoro, piano piano. Ora fammi gustare questo ...
    ... cazzo”. “Non c’&egrave probl… ah… mmm”.
    
    Non mi fece finire nemmeno la frase. Con la solita maestria, cominciò a succhiarlo mentre con le sue mani mi accarezzava la pancia. Vedevo il mio cazzo che entrava e usciva dalla sua bocca, le sue labbra carnose avvolte attorno alla cappella e la lingua che raccoglieva la presborra che mi usciva.
    
    “Signora… mmm… non ce la faccio più… sto per venire!”.
    
    Stranamente, non lo tenne in bocca durante la sborrata. Puntò il mio cazzo sulla sua mano e mi fece sborrare.
    
    “Mmm… ne avevi tanta, tesoro…”. “Signora, &egrave tutta sua”, le dissi sorridendo maliziosamente. “Posso chiederle perché non vuole ingoiarla?”. “Ora vedrai”.
    
    Con la mano piena della mia sborra, cominciò a segarmi il cazzo che nel frattempo si era ammosciato.
    
    “Ora lo lubrifichiamo un po'”, disse avvicinando le tette alla mia bocca e permettendomi di succhiarle mentre mi segava.
    
    Neanche a dirlo, il mio cazzo divenne di nuovo duro. Era lucido per la mia sborra.
    
    “Ora vieni”.
    
    Tenendomi per il cazzo, mi trascinò davanti alla porta della sua camera da letto. Appoggiò le mani sulla porta, piegandosi a novanta.
    
    “Signora, vuole che la scopi con suo marito a due passi da noi? Potrebbe sentirci!”. “Ti ho detto che ha il sonno pesante. Questa volta non lo voglio nella figa…”. “Cosa? Ne &egrave sicura?”. “Sicurissima. Mettimelo in culo!”.
    
    Capendo che me l’aveva lubrificato per quel motivo ed eccitato per la situazione che si era andata a creare, le spostai il perizoma ...