1. La porta sul Agnodic


    Data: 28/04/2022, Categorie: Prime Esperienze Autore: Agnodice, Fonte: EroticiRacconti

    Non posso dire di essere stata innamorata di lui. Tuttavia, forse – chissà – proprio per questo, l’attrazione sessuale che provavo nei suoi confronti era viscerale e incontrollata, a testimoniare, se ce ne fosse bisogno, che anche le donne possono scopare senza necessariamente “fare l’amore”. L’abbiamo fatto per la prima volta arrampicati su un sentiero di montagna in cerca di non so quale lago, io aggrappata alla ringhiera del parapetto che ci separava dal vuoto che si apriva sotto di noi, lui aggrappato ai miei fianchi. Mentre mi succhiava il collo e mi stuzzicava i capezzoli, ero scesa con la mano a saggiare la consistenza del suo membro e nel palpare il contorno di quello che percepii immediatamente come fuori dal normale, mi si fermò il fiato in gola e mi chiesi come avrei fatto ad accogliere in me quell’arnese. In effetti, Luca aveva un cazzo di dimensioni spropositate: normale in lunghezza ma impressionante per diametro. Difficile impugnarlo con una mano, impossibile prenderlo in bocca. Cavalcarlo, invece, si rivelò un’esperienza indimenticabile. Ciononostante, avevo provato in tutti i modi a respingerlo e adesso che me lo ritrovavo nuovamente fra i piedi, dopo l’ennesima sceneggiata al telefono, non avevo alcuna intenzione di cedere e fargli posto nel mio letto. Ero stata chiara “Non me la sento di avere una relazione con te e non mi piace menare il can per l’aia. Se proprio vuoi venire, lo fai a tuo rischio e pericolo. Sai come la penso. E non cambio idea.”, ma lui, ...
    ... cocciuto come un mulo, era venuto a trovarmi ugualmente. Nel tentativo di stare lontani da casa – e dal letto – il più a lungo possibile, l’avevo trascinato in giro per la città e avevamo cenato al ristorante. Rientrati a casa, mi ero precipitata a rannicchiarmi sul divano brandendo il telecomando, nella speranza che la (deprimente) programmazione televisiva lo avrebbe distratto dai suoi propositi sessual-belligeranti. La mia naturalmente era una pia illusione: se ne uscì dal bagno già nudo e si avventò su di me senza troppi complimenti. In pochi istanti mi ritrovai nuda, a gambe spalancate e ansimante mentre lui mi montava con la foga di chi non tocca una donna da mesi. Non sono un’ipocrita: scopare con lui mi ha regalato sensazioni che mi erano sconosciute e ancora oggi, a distanza di anni, quando con le dita indugio fra le grandi labbra a titillare il clitoride, ripenso a lui e a quel cazzo enorme.
    
    Una settimana prima che Luca venisse a farmi visita, ero stata male e avevo dovuto curarmi con degli antibiotici. Così, quando, dopo avermi sbattuta fino a farmi tremare dal godimento, mi fece scivolare sul tappeto e mi sistemò col culo in bella mostra inginocchiata davanti al divano, credetti che volesse introdurre una “variante sul tema” rispetto al solito orgasmo in vagina. Mentre mi chiavava gli avevo detto che temevo che l’antibiotico limitasse l’efficacia della pillola, dunque attendevo una sua mossa. La mia fantasia però non si era spinta oltre l’immaginare che volesse ...
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