1. La zietta paga il debito


    Data: 24/04/2022, Categorie: Voyeur Autore: Cornuto in famiglia, Fonte: EroticiRacconti

    Per fruire al meglio del seguente racconto consiglio la lettura dei precedenti. Alcuni lettori mi hanno riferito che preferirebbero racconti più lunghi. Proverò ad aggiungere dettagli, ma sappiate che tutto ciò che viene scritto è ciò che è successo, mi rifaccio alla memoria per poter descrivere le situazioni con la maggior accuratezza possibile. Ergo, più di tanto non posso aggiungere, o snaturerei il racconto. Ogni tanto qualche dialogo potrebbe essere modificato, dato che chiaramente non mi ricordo tutto ciò che è stato detto testualmente, ma per il resto il racconto rispecchia la realtà. Buona lettura.
    
    È luglio ed è ora di andare in vacanza. Come sempre siamo nel nostro enorme gruppo famiglia, e quest’anno si aggiunge mia zia Vittoria con mia cugina, sua figlia. Vittoria è la più piccola delle tre sorelle dal lato di mamma: all’epoca degli avvenimenti ha 36 anni, capelli castani scuri lunghi fino alle spalle. Probabilmente è la più attraente tra le tre, ha un aspetto e un portamento decisamente giovanile, tette piccole ma un culo spaziale, a cuore e oggetto di occhiate da parte di mezza spiaggia ogni volta che passa. È single, si è infatti sposata molto giovane e immediatamente è rimasta incinta (mia cugina, nonostante la differenza d’età tra le madri, ha solo tre anni in meno di me), per poi lasciarsi col suo ex marito qualche anno dopo. Proprio per il fatto che fosse single mi aspettavo delle sorprese, zia Vittoria diventa quindi il mio obbiettivo numero uno.
    
    La ...
    ... settimana va avanti in modo un po’ deludente: il mio focus su zia Vittoria mi aveva probabilmente fatto perdere qualche scappatella di zia Francesca e mamma. Tuttavia, proprio quando stavo per mollare, ecco che arriva l’episodio che tanto avevo atteso.
    
    Una sera stiamo giocando a poker: siamo io, mia zia e mia cugina, gli altri sono fuori. Veniamo notati da un vecchio siciliano, sui 60/65 anni, che chiede di unirsi. È simpatico e solare, pare una persona genuina e divertente, per cui gli permettiamo di giocare. È, purtroppo per noi, incredibilmente bravo. Non starò a descrivere le varie mani nel dettaglio, anche perché non le ricordo tutte, fatto sta che ci spoglia di tutti i soldi. Dalle risate, nel giro di pochi turni si passa a un silenzio di tomba. Lui, per giunta, si fa sempre più arrogante e presuntuoso, umiliandoci per ogni mano che vince. Ovviamente sia i miei soldi che quelli di mia cugina erano in realtà dei genitori, per cui tocca a mia zia Vittoria, l’adulto della situazione, cercare di porre fine all’esborso economico, anche perché mia madre non glielo avrebbe sicuramente perdonato.
    
    “Senti Carmelo, abbiamo giocato e ci siamo divertiti, adesso magari potresti ridarci i soldi no?”
    
    “E perché mai? Li ho vinti, senza barare”
    
    “Certo, ma non pensavamo potessimo arrivare a tanto. Ascolta ti prego, ci deve essere un modo per convincerti, parliamone”
    
    Il tono supplicante di mia zia accende il vecchio, che sfodera un sorriso malizioso.
    
    “Certo, un modo ci deve ...
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