CRONACA FAMILIARE – CAP. 1 – LA SCOMMESSA
Data: 23/04/2022,
Categorie:
Erotici Racconti,
Cuckold
Racconti Erotici,
Etero
Tradimenti
Voyeur
Autore: Barth, Fonte: RaccontiMilu
... fortuna ha voluto che abbia scelto proprio la finestra con sotto un terrazino … un altro balzo … e sono in giardino … e via di corsa tra le piante … scavalco il muro di recinzione come il più abile dei ladri mi lancio verso la macchina parcheggiata fuori e a tutta birra mi allontano prima che mia madre si possa accorgere di qualcosa … lei infatti dev’essersi pulita e rivestita in fretta … dal momento che, mentre correvo tra le piante, l’ho vista in mezzo al vialetto della villa, mentre, tra le lacrime, chiamava il taxi col suo telefonino cellulare .Guido come un pazzo fino a casa, con un film porno nel cervello, peccato che l’attrice principale sia mia madre.Entro e trovo mio padre intento a completare un modellino di un veliero e penso “Ah sarebbero stati questi i tuoi mille impegni eh!!!” ma poi penso che anche lui non avrebbe potuto fare un granchè … del resto io sarei potuto intervenire ma invece non ho fatto proprio niente anzi ho pure assistito con il cazzo in tega per di più … devo rassegnarmi all’idea di avere una madre ninfomane … spero solo che non si scopi mai qualche mio amico … l’idea già mi terrorizza.Mio Padre deve essersi accorto del fatto che fossi lì immobile in entrata con uno sguardo assente, tant’è che mi chiede “Paolo, tutto bene? Hai una faccia?”“si si tutto ok, è che sono stanco per la partita di calcetto” gli rispondo io.“e si vede che sei ...
... tutto sudato ma non ti sei neanche fatto la doccia?”“Eh … no … anzi meglio che vada a farmela subito” … mi è sembrata davvero la migliore idea del mondo, sia per togliermi dall’impiccio sia perché, frastornato come sono, sento proprio di averne un gran bisogno.Mentre sono sotto la doccia sento mia madre rincasare …sento anche mio padre domandarle “ma dove sei stata fino adesso?” e lei “ah sono andata a negozi … e il tempo è volato …” “ok … ma guarda che sono molto affamato, che prepari per cena?”, non sento la risposta, il rumore dello scroscio dell’acqua sovrasta le deboli parole di mia madre … penso che, una volta terminato il bagno, non avrò nemmeno la forza di guardarla … esco dal bagno e mi rivesto … la vedo di spalle intenta a preparare la cena in cucina … anche lei si è cambiata, adesso indossa uno dei suoi soliti vestiti da casa, non porta scarpe col tacco ma calza due paia di comode infradito di gomma.La cena si svolge in un’atmosfera surreale, né io, né mia madre, che ha un’espressione assente ed inebetita, spiccichiamo una parola, l’unica voce che si sente è quella di mio padre, quella sera stranamente loquace: “Ma che vi siete mangiati la lingua stasera?”.Finisco in fretta e con la scusa della stanchezza me ne vado a letto a dormire … in realtà non ho chiuso occhio … mi sono sparato una sega … e ho aspettato l’alba … in fondo … domani è un altro giorno.