1. Blade: giorni diversi


    Data: 22/04/2022, Categorie: Etero Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    ... Flux mi aspettava. Il fulmine si schiantò su una barriera mentre un’ombra entrò sulla scena. -Melchor… pensavo avessi capito.-, disse una voce nota. -Ce ne hai messo di tempo.-, disse la Tigre. Il Dr. Strange sorrise. -Stavo impedendo ai Fleuanacii di invaderci e…-, iniziò. -Morirai qui!-, urlò Melchor. Altro lampo che lo Stregone Supremo vanificò con pochissimo sforzo. Poi toccò a lui. I pentacoli magici presero forma nell’etere e il varco dietro Melchor si chiuse. Il pazzo capì che la sua ora era giunta. Fece per lanciare un altro incantesimo ma era tardi: la Tigre aveva già mirato e sparò un istante dopo. Melchor cadde all’indietro. Con un buco in petto. -Bene. Questa é fatta. Certo che sarebbe stato bello se fossi arrivato un po’ prima.-, disse la sovrana di Madripoor. Strange sorrise. -Meglio tardi che mai, e comunque il mio tempismo é perfetto, mi pare.-, disse. Non per me. MI inginocchiai accanto a Flux. -&egrave morta…-, sussurrai. -No. La sua anima c’é ancora. Si può ancora riportare indietro.-, disse Strange. -Lei può farlo, non é vero?-, chiesi. -Sì. Ma lei lo merita?-, chiese lui. Probabilmente no. Ma d’altronde nessuno aveva mai ciò che meritava. -Io non lo so. Non credo neppure che m’importi.-, ammisi, -Ma vorrei che avesse una possibilità… per essere migliore.-. Fissai Strange negli occhi. -Tu sei Blade, giusto? Quello che cercava di derubarmi.-, non negai. Inutile farlo. Strange sospirò. -Secondo l’occhio di Agamotto, tu non sei malvagio…-, disse. Si avvicinò ...
    ... a Flux ed estrasse il pugnale dal suo cuore. Non accadde nulla. -La convocazione deve aver portato la sua anima su un piano intermedio. Servirebbe un sacrificio opposto per poterla riavere.-, disse Strange. -Prendi me… Prendimi tutto ciò che vuoi.-, dissi. -Sei consapevole che questo significherà in ogni caso perdere qualcosa, vero?-, chiese lui. Annuii. -Darei la mia vita… se servisse a riportarla qui.-. Strange annuì. Tese una mano su di me, in corrispondenza del petto e l’altra su Flux. E prese a salmodiare qualcosa. Una cantilena che non capivo. Poi lo sentii. Qualcosa mi fu strappato. Qualcosa che non sarebbe tornato. Rantolai in preda a un nuovo tipo di dolore. Qualcosa che non avevo mai provato. Passò un lungo istante. Poi Flux espirò. E tossì. La carne sul suo petto e le sue vesti si rigenerarono. Io invece sentii un dolore al petto. Mi strinsi il petto, accorgendomi che le fitte partivano dal costato. Tolsi l’antiproiettile e guardai. Una parte dei miei muscoli pettorali era svanita, divorata dal nulla, sacrificata. E non solo… Mi sentivo oscenamente debole. Come se avessi corso una maratona con due blocchi di cemento sulla schiena e il tutto dopo aver soddisfatto cento donne in una notte. Mi venne un capogiro. -La stanchezza sparirà in un giorno. Forse due. Ma il costato non potrà tornare quello che era. Il danno é permanente e lascerà la sua traccia su di te…e su di lei.-, disse Strange. Prese il libro che Melchor aveva lasciato cadere e sparì teletrasportandosi un ...
«12...293031...36»